Home C'era una volta Lars Gullin, il primo sax europeo premiato da Down Beat

Lars Gullin, il primo sax europeo premiato da Down Beat

SHARE

Il 4 maggio 1928 nasce sull’isola di Gotland, in Svezia, il sassofonista Lars Gullin.

I primi ingaggi

Proprio sull’isola di Gotland fa le sue prime esperienze musicali suonando il clarinetto in una orchestra militare. Se ne va poi a Stoccolma per studiare pianoforte. Qui viene scritturato come sassofonista dalle orchestre di Charles Redland, Arthur Österwall e Seymour Österwall. Dal 1951 al 1953 suona nell’orchestra di Arne Domnérus. Dal momento in cui chiude con quest’orchestra preferisce esibirsi prevalentemente con gruppi suoi oppure come ospite solista di altri gruppi.

Il primo europeo

Tra i più originali musicisti jazz europei degli anni Cinquanta riesce a mescolare con garbo, intelligenza e talento la lezione di Miles Davis con la musica folcloristica scandinava e la musica romantica. È il primo musicista jazz europeo a vincere il referendum New Star, indetto dalla rivista Down Beat nel 1954 pur non essendo mai andato negli Stati Uniti. Muore a Emmaboda, in Svezia, nel 1976.

 

Previous articleLe Dixie Chicks nude e coperte d’insulti
Next articleRobert “Guitar” Welch, il bluesman ergastolano
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".