Home C'era una volta Larry Shields, uno dei maggiori clarinettisti di tutti i tempi

Larry Shields, uno dei maggiori clarinettisti di tutti i tempi

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Il 13 settembre 1893 a New Orleans, in Louisiana, in una famiglia di musicisti nasce il clarinettista Larry Shields.

Con la Original Dixieland Jazz Band

Anche suo fratello Harry è un buon clarinettista di jazz e Larry inizia lo studio del clarinetto a quattordici anni esibendosi in vari gruppi di New Orleans. Nel giugno del 1915 si trasferisce a Chicago, dove è stato scritturato dal band leader Bert Kelly. Due mesi dopo passa nell’orchestra di Tom Brown, con la quale si esibisce a New York. Nel febbraio del 1916, quando il gruppo si scioglie, rientra a New Orleans ma pochi mesi dopo torna a Chicago, chiamato da Nick La Rocca a far parte della Original Dixieland Jazz Band in sostituzione di Alcide Nuñez. Ci resta fino al 1921 quando, dopo una breve permanenza con l’orchestra di Paul Whiteman, si stabilisce a Los Angeles dove dirige vari gruppi e appare anche in alcuni film. Agli inizi degli anni Trenta fa ritorno a New Orleans e nel 1935 se ne va a Chicago, scritturato dal Subway Club.

Fonte di ispirazione per buona parte dei clarinettisti bianchi

Dal 1937 al 1938 Larry Shields fa parte della resuscitata Original Dixieland Jazz Band. Più o meno nello stesso periodo suona anche al Nick’s con l’orchestra di George Brunis. Dopo il definitivo scioglimento della Original Dixieland Jazz Band, continua a suonare con Frank Signorelli e Eddie Edwards in una nuova versione del gruppo. Dopo una breve permanenza a New Orleans, torna in California e, abbandonate le scene musicali, si ritira a vita privata fino al 21 novembre 1953 quando muore un attacco cardiaco. Considerato uno dei maggiori clarinettisti di tutti i tempi, dotato di una sonorità pura, liquida, con un vibrato caldo e intenso e un fraseggio vario e dinamico è fonte di ispirazione per buona parte dei clarinettisti bianchi del primo scorcio degli anni Venti, da Jimmy Dorsey, a Jimmy Lytell, a Nick Vitale, a Ben Kantor, a Brad Gowans.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".