Home C'era una volta Larry Dale, chitarrista blues e qualche volta cantante

Larry Dale, chitarrista blues e qualche volta cantante

SHARE

Il 7 gennaio 1923 nasce a Wharton, in Texas, il chitarrista blues e qualche volta cantante Larry Dale, nipote di Jimmy Lowery, un violinista molto conosciuto nella zona di Wharton

La lezione dei bluesmen

Larry in giovane età ascolta con molta attenzione i chitarristi di blues itineranti che passava dal suo paese natale. Ama la musica e, ancora ragazzo, fa parte di un quartetto vocale il cui repertorio consiste soprattutto in gospels e spirituals. Nel 1949 lascia la fattoria dei suoi genitori. Se ne va dal suo paese e si trasferisce a New York, dove inizia a frequentare i club e i locali di Harlem. Qui conosce Brownie McGhee che diventa il suo maestro e principale ispiratore. In seguito conosce B. B. King e nel 1953 forma il suo primo gruppo con Bob Gaddy al pianoforte, Jimmy Wright al sax tenore e Gene Brooks alla batteria. La band ottiene un ingaggio di due anni allo Sportman’s Lounge di New York.

Incisioni e concerti

Nel 1955 suona con Champion Jack Dupree con il quale registra varie tracce nel 1957 accompagnato da Pete Brown al sax tenore e Joyce Spots alla batteria. Fra il 1958 e il 1959, accompagna la cantante Edna McGriff, il cantante e chitarrista Cousin Leroy, Sonny Terry e Champion Jack Dupree. Nel 1959 entra nel gruppo di Cootie Williams. Negli anni Sessanta prosegue la sua attività prendendo parte a incisioni con Matt Gray al sax tenore ed Everett Barksdale al basso elettrico. Muore il 19 maggio 2010.

 

Previous articleDanny Moore, un trombettista per Coleman
Next articleTomasz Szukalski, il sassofono più amato del jazz polacco
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".