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L’aneto dalle proprietà antinfiammatorie

L'aneto

L’aneto è una pianta che appartiene alla famiglia delle Apiaceae:  ha proprietà aromatiche, digestive, diuretiche, antispastiche ed antinfiammatorie.

Intorno al 1500-2000 a.C. ai tempi degli Egizi, nelle tombe dei loro Faraoni,venivano conservati i semi di Aneto come simboli di divinità; in più si può aggiungere il fatto che già loro apprezzassero le proprietà calmanti e antidolorifiche dell’Aneto.L’utilizzo dell’Aneto nella medicina popolare venne consacrato ufficialmente dalle civiltà greche.Era di uso comune considerare questa pianta come antidoto principale nel mitigare gli attacchi epilettici e ostacolare gli influssi negativi di molti sortilegi,stringendo un rametto di Aneto con la mano sinistra, pratica usata ancora oggi in alcuni rituali esoterici.Un’altra narrazione leggendaria sui Greci relativi all’Aneto, riguarda il fatto che, bruciando i semi di questa pianta,il profumo sprigionato portasse ricchezza e benessere.In ogni casa nobile era divenuto un elemento essenziale e il suo profumo sedante e aromatico, inebriava le narici degli ospiti presenti.Questa pianta sperduta nel tempo, viene addirittura citata in alcuni testi della Bibbia, in qualità di elemento talmente pregiato da venir utilizzato come pagamento delle tasse, imitando l’antica pratica degli Egizi e dei Greci che la utilizzavano anche come moneta di scambio.nel cuore dell’Antica Roma dove nelle proprie cucine l’Aneto era particolarmente apprezzato, soprattutto in virtù del fatto che questa erba aromatica abbondava nelle pietanze preparate ai gladiatori, visto che si riteneva avesse la proprietà di aumentare la forza fisica.All’epoca, i Gladiatori erano considerati come gli attuali campioni sportivi e di conseguenza si tentava di imitarli in tutto e per tutto. Era giunta voce che questi combattenti ricavassero dai semi dell’Aneto un olio essenziale, con il quale si cospargevano il corpo prima di ogni combattimento per aumentare le proprietà magiche di questa pianta ingerita nei pasti.Il successo fu enorme e vi sono documentazioni di colture di Aneto negli orti dei Romani a partire dai Nobili fino al più umile dei contadini.Con la caduta dell’Impero Romano, in Italia si perdono le tracce di questa pianta e attraverso le pieghe del tempo vi sono sporadiche testimonianze del suo utilizzo solo nel tardo Medioevo in cui i suoi infusi venivano raggruppati nell’ordine delle pozioni afrodisiache. Successivamente, i medici di quei tempi, scoprirono che alcune proprietà dell’Aneto erano un efficace rimedio contro l’alitosi e lenivano gli accessi di singhiozzo.

L’Aneto (Anethum graveolens L.) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Apiaceae (Umbrellifere).A seconda delle regioni in cui si trova prende il nome diverso;per esempio in Lombardia viene chiamato anet,in Veneto agnesco,in Toscana finocchio bastardo,in Sicilia finocchio rizzu.

L’aneto è una pianta erbacea annuale che ha un odore molto pungente,ha un fusto eretto e striato che può raggiungere e superare il metro di altezza,la radice della pianta è sottile.
Le foglie sono glabre e tripennate,divise cioè tre volte in parti sottili quasi filiformi, il picciolo si dilata alla base in una guaina che abbraccia il fusto,le foglie superiori sono più piccole meno divise e sessili.
I fiori hanno 5 piccoli petali gialli
Il frutto è formato da 2 a che mi addossa ti uno sull’altro nella parte esterna sono presenti tre coste che sono circondate da una la sottile di colore giallo paglierino.
La pianta originaria dell‘Asia Per la precisione dell’India ma è da molto tempo coltivate in Italia a volte sfugge la culture e si naturalizza nei luoghi erbosi tipo in Veneto in Liguria e in Abruzzo e forse anche altrove.

La droga cioè la parte che attività farmacologica è formata dai frutti e le sommità.
Le sommità si raccolgono in agosto quando i frutti non sono ancora maturi residente la parte alta della pianta precisamente gli ultimi 30-40 cm, i frutti si raccolgono recidendo le ombrelle in agosto-settembre poco prima della completa maturità poiché appena maturi cadono e quindi se ne perdono molti.
Le sommità i frutti si fanno essiccare mettendoli sul telo in un luogo areato evitando il sole direttamente, le sommità si tagliano in pezzi di qualche centimetro i frutti setacciano per pulirli dalle parti estranei, se le sommità che i frutti si conservano in vasi di vetro.

L’aneto ha proprietà aromatiche,digestive,carminative,diuretiche, antispastiche e antinfiammatorie.
I suoi principi attivi sono i tannini,le resine,le mucillagini e soprattutto l’olio essenziale che conferisce ai frutti funzioni aromatizzanti e medicinali.
In pratica le proprietà dell’aneto sono simili a quelle dell’anice e del finocchio,con i quali può essere sostituito oppure usato in miscela per ottenere preparazioni più equilibrate.
L’aneto è utile nelle infiammazioni della bocca,aiuta le digestioni difficili,elimina i gas intestinali ed è valido come diuretico.
Una caratteristica dei frutti dell’aneto è quella di agire come antispastico attenuando i dolori intestinali,il vomito e il singhiozzo.
Per tradizione gli infusi di Aneto sono usati per stimolare la secrezione lattea,un altro uso è quello alimentare come aromatizzante di molti condimenti,come aceto,salse e nella pasticceria casalinga.

I CONSIGLI DEL FARMACISTA

Uso interno
Usare i frutti o le sommità per la digestione difficile e per aumentare la diuresi facendo un infuso di 2 g in 100 ml di acqua, prendere una tazzina dopo i pasti oppure una tintura vinosa 3 grammi in 100 ml di vino bianco a macero per 5 giorni,prendere un bicchierino dopo i pasti

Uso esterno
I frutti o le sommità per le mucose della bocca fare un infuso di 4 grammi in 100 ml di acqua fare sciacqui tre o quattro volte al giorno

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

La specie è soggetta a restrizioni legali in alcuni Paesi. In molte regioni italiane è specie protetta ed è quindi vietata la raccolta.

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