Il 17 febbraio 1977 Luciano Lama, segretario generale della CGIL, viene duramente contestato dagli autonomi e dal movimento degli “indiani metropolitani” mentre è impegnato in un comizio all’Università di Roma.
Un solco di diffidenza
L’evento dimostra come tra le frange più radicali dei movimenti giovanili e la sinistra, in particolare il Partito Comunista e i sindacati, si stia aprendo un solco di diffidenza che sfocia sempre più spesso in azioni di aperta ostilità. I grandi entusiasmi suscitati dalla vittoria elettorale delle sinistre nel 1975 e nel 1976 stanno progressivamente lasciando il posto alla delusione per un cambiamento che tarda ad arrivare e per un’azione politica che appare sempre più impacciata e prigioniera di equilibrismi istituzionali e di potere.
La delusione
Le conseguenze di questa situazione porteranno una parte dei giovani protagonisti delle grandi lotte dei primi anni Settanta ad abbandonare l’impegno politico e sociale delusi dall’inconsistenza dell’azione della sinistra, mentre le frange più radicali ed esasperate si faranno tentare dalla tragica esperienza della lotta armata.