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L’acqua è un diritto, ancora negato

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L’acqua è un diritto, ancora negato. Nella Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo non si può non ricordarlo.

Acqua, un diritto negato. A pagare i Paesi più poveri

L’Acqua potabile, che per noi è scontata, per la maggior parte della popolazione dei Paesi poveri del mondo è qualcosa di inimmaginabile. La siccità in Kenya, Somalia e nel nord dell’Etiopia mostra quanto l’acqua sia un bene prezioso e non scontato: 12 milioni di persone rischiano di morire di fame a causa della mancanza di precipitazioni. Il 70 per cento delle sorgenti nel nord del Kenya sono ormai prosciugate. E quasi un miliardo di persone sono a rischio… sete. L’acqua è, purtroppo, ancora un diritto negato per molti, tantissimi.

Acqua, dove c’è in abbondanza viene sprecata

Non basta, perché laddove c’è in abbondanza viene sprecata. Una risorsa rara, preziosissima, che si perde nelle tubature, che viene utilizzata da chi ne ha considerandola persino una risorsa di “poco valore”.  A dirlo è un’altra indagine di In a Bottle in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

Per gli italiani l’acqua è “fondamentale nella vita quotidiana” (71%) e ha grande incidenza per la salute (32%), ma ha tra i problemi quello della qualità di ciò che beviamo (44%) e della sua disponibilità per tutti (21%). Inoltre, il 52% è preoccupato per i danni ambientali, come dissesti idrogeologici ed esondazioni. Il 16% degli intervistati  – conferma l’indagine  – dà all’acqua “poco valore”, mentre il 23% è attento ai riflessi sull’ambiente.

Acqua, un’indagine dimostra che gli italiani la considerano una risorsa di “poco valore”

Non manca chi punta il dito contro gli sprechi di tutti i giorni (17%), e chi è allarmato per un prossimo esaurimento della risorsa (46%). Il 34% “è spaventato per lo spreco nelle reti idriche che ha conseguenze anche per le tasche delle famiglie, mentre il 28% ha paura di non sapere se l’acqua è totalmente sicura”. Per risolvere la situazione, il 25% ha adottato “comportamenti più corretti, anche nell’educazione dei figli” (21%).
Ma non basta: occorre che anche le istituzioni lancino campagne di sostenibilità ambientale e di educazione scolastica affinché l’acqua, la prima risorsa dell’uomo, torni ad essere un bene pubblico ed un diritto di e per tutti.