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Il Vajont, una tragedia annunciata

Nella notte del 9 ottobre 1963, alle 23.45, una frana si stacca dal monte Toc, in Friuli, e precipita nel lago artificiale formato dalla diga del Vajont.

Un’onda di quattro chilometri

L’impatto della pietra con l’acqua provoca un’onda di fango e acqua con un fronte di quattro chilometri che si abbatte sul paese di Longarone e sugli abitati a valle della diga, seppellendo tutto. I morti sono più di duemila.

Una fine prevista

Non può essere considerata una catastrofe naturale, visto che chi ha costruito la diga sapeva che la montagna era friabile. A riprova di ciò l’8 ottobre, il giorno prima della tragedia, era su un cartello nella frazione Pineda era stato scritto: “Si segnala l’instabilità delle falde del monte Toc e pertanto è prudente allontanarsi dalla zona…”.

 

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