Il 14 ottobre 1972 a New York viene proiettato per la prima volta il film “Ultimo tango a Parigi” diretto da Bernardo Bertolucci e interpretato da Marlon Brando con Maria Schneider.
Al rogo!
Il film è destinato a suscitare non poche polemiche e discussioni. Nelle sale italiane arriva il 15 dicembre 1972 e la settimana dopo viene sequestrato perché con il suo “esasperato pansessualismo fine a se stesso” offende il “comune senso del pudore”. Verrà condannato al rogo e solo nel 1987 finalmente riabilitato tornerà in circolazione.
La solitudine tanghista
“Ultimo Tango a Parigi” è uno dei film che maggiormente hanno fatto discutere nella storia del cinema italiano del dopoguerra. È la storia di un uomo solo, di una solitudine tipicamente “tanghista” in cui il protagonista non riesce a costruire un vero rapporto umano con nessuno. Indimenticabile è la scena del ballo d’addio, alla presenza di vecchi e squallidi frequentatori di una decadente sala da ballo. La musica del sassofonista argentino Gato Barbieri accompagna tutto lo svolgersi di un film ricco di richiami malinconici e nostalgici mentre il tango, in una versione “colta” e integrata da frequenti scomposizioni di stampo jazzistico, la fa da padrone non solo nel titolo.