Home C'era una volta La prima volta di “Casa mia (Casetta de’ Trastevere)”

La prima volta di “Casa mia (Casetta de’ Trastevere)”

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Il 24 giugno 1931 al festival poetico-musicale indetto a Roma in occasione della Festa di S. Giovanni viene presentato per la prima volta al pubblico il brano Casa mia (Casetta de’ Trastevere).

Alfredo Del Pelo

L’autore è Alfredo Del Pelo. Romano de’ Roma, a partire dagli anni Venti è tra i più popolari personaggi musicali della capitale. Si esibisce prevalentemente alla Taberna Ulpia di Roma, destinata a essere distrutta negli anni Trenta dagli sventramenti decisi dal Duce per realizzare la via dell’Impero. Tra i suoi brani di maggior successo ci sono Signorinella e la celeberrima Nannì (Una gita a li Castelli).

Uno dei canti della tradizione

Considerato, insieme a Romolo Balzani, uno esponenti più rappresentativi della scuola degli stornellatori romani degli anni Venti. Del Pelo, ha composto questa canzone l’anno prima insieme ad Alberto Simeoni e Ferrante Alvaro De Torres e ha voluto provare il suo effetto sul pubblico (oggi si direbbe “testarla”) in occasione dell’importante rassegna. Presentata fuori concorso entra ben presto nella lista dei canti della tradizione della capitale.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".