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La menzogna diabolica nel libro di Ignazio Pandolfo

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Nel suo ultimo libro, "Il signore della menzogna" (Leone editore, 2016), lo scrittore Ignazio Pandolfo affronta il tema della possessione demoniaca.

Apparentemente, potrebbe sembrare una vicenda simile a tante altre che accadono normalmente in una grande città degli Stati Uniti: una teen-ager scompare allontanandosi da casa senza lasciare alcune traccia e una madre preoccupata che si rivolge a un detective privato nel tentativo di rintracciarla. Ma questa è solo la cornice delle vicende che compongono la trama di Il signore della menzogna (Leone editore, 2016), l’ultima “fatica” dello scrittore messinese Ignazio Pandolfo.

Ignazio Pandolfo e Il signore della menzogna

Un thriller tra sesso, potere e paranormale

Il detective privato Will Torres, un ex poliziotto con un matrimonio fallito alle spalle, viene contattato da Sara Turner, moglie del senatore Castle, per tentare di ritrovare la figlia Amy scomparsa in circostanze misteriose. La famiglia della ragazza è molto agiata economicamente ma, già dalle prime indagini, emerge immediatamente che tra la teen-ager e il politico non correva buon sangue e, anzi, i contrasti erano all’ordine del giorno.

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La copertina di “Il signore della menzogna”

Ma le stranezze in quella casa non finiscono qui e lo stesso Torres verrà presto coinvolto in una torbida storia di sesso da parte della donna non riuscendo a resistere al suo fascino. Riuscirà però a scoprire dei dettagli inquietanti: diverse ragazze della stessa età di Amy sono svanite nella stessa maniera, strani comportamenti vengono assunti dal senatore Castle e un passato non proprio pulito da parte della stessa Sara viene a galla. Ma al fondo, resta un qualcosa d’inspiegabile, un enigma che nessuno riesce a comprendere e sarà solo con l’omicidio del padre di una ragazza, scomparsa anch’essa in circostanze oscure, che la situazione comincerà a diventare più chiara grazie anche all’intervento di un anziano professore e di un alto prelato irlandese. Sarà allora che il caso passerà di mano dal detective Torres al capo della squadra omicidi Stefan Teokratis, uomo burbero ma schietto e onesto, fermamente intenzionato a risolvere il mistero delle ragazze scomparse. Grazie all’aiuto di Erik Genet, insegnante di musica ma in realtà agente dell’FBI sotto copertura, l’ispettore verrà a conoscenza di un mondo inquietante, popolato da personaggi pubblicamente insospettabili quanto privatamente squallidi. Fino all’inatteso finale, in quel di Parigi dove Teokratis e Genet vengono a conoscenza dell’ultimo, sconcertante enigma della vicenda.

Lo stile di Ignazio Pandolfo in Il signore della menzogna

Attingendo a una lunga e antica tradizione di natura esoterica, Ignazio Pandolfo ci restituisce con grande freschezza, credenze e rituali che affondano le radici nella notte dei tempi e che la modernità razionale sembrava aver definitivamente sconfitto.

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Lo scrittore Ignazio Pandolfo

Nel thriller dello scrittore messinese, colpiscono molto le accurate descrizioni dei personaggi, le nascoste vicissitudini personali e la psicologia che muove le loro azioni in un turbine di possessione demoniaca, potere e sesso. A partire dal senatore Castle, un autentico pervertito che si eccita a guardare la moglie mentre fa sesso con altri uomini, per proseguire con Jimmy, il fratello disabile di Will, che sembra condurre una normale vita da gestore di una palestra e che si rivela uno dei più squallidi appartenenti a una setta demoniaca, fino ad arrivare a Simon, il ritardato figlio del politico, e alla stessa Sara Turner, una donna dal passato non proprio limpido e che si presta ai giochi di perversione sessuale del marito. Nonostante i numerosi colpi di scena e la quantità di personaggi che entrano nella trama, la scrittura di Ignazio Pandolfo risulta sempre piacevole grazie alla sua scorrevolezza e alla sua capacità di tenere il lettore in uno stato di suspense continua.