Il viaggio di Daily Green all’interno del mondo delle librerie indipendenti stavolta fa tappa tra gli scaffali del Bar Pallotta. Posizionata nel quartiere Ponte Milvio a Roma Nord e vicinissima al famoso “ponte dei lucchetti”, svolge ormai da diversi anni un’importantissima funzione sociale nel territorio, ben al di là della classica attività commerciale. Per conoscere meglio i suoi protagonisti e le sue iniziative culturali, siamo andati a intervistare Carmelo Calì, libraio del Bar Pallotta.
Il Bar Pallotta nella testimonianza del suo libraio Carmelo Calì
Carmelo, in primo luogo direi di parlare un po’ di questo splendido luogo. La libreria è diventata un punto di riferimento storico per l’intero quartiere. Vuoi raccontarci la storia e le attività della libreria Bar Pallotta?
La libreria Bar Pallotta è nata ufficialmente il 5 aprile 2008. Tutto nasce dalla volontà di Valeria Testoni, per anni libraia all’Arion Eritrea, quando decise di riorganizzare gli attuali locali della libreria che, all’epoca, ospitavano una sala biliardo. Inizialmente la sua idea fu supportata dalla stessa catena Arion in quanto nel quartiere mancava una libreria vera e propria e, sin dagli esordi, una clientela spontanea ha cominciato a frequentarla in maniera del tutto naturale. Certamente ha agevolato il fatto di essere collegati con il bar e il ristorante Pallotta e quindi c’era un flusso di gente che ha fatto promozione alla neonata libreria. Aggiungerei anche la curiosità di varie testate giornalistiche tipo Il Corriere della Sera e La Repubblica forse perché in Italia non sono così numerose questo tipo di attività culturali rispetto ad altre realtà europee e internazionali.
Un passaggio fondamentale è stata l’indipendenza distributiva e organizzativa avvenuta nel 2013 che ha permesso al Bar Pallotta di riorganizzare le sue attività nel tentativo di accrescere sia il pregresso contatto costruito con i lettori e sia la scelta di poter ospitare un’accurata selezione di editori e libri. La possibilità di attivare contatti commerciali direttamente con le case editrici ci consente anche di ospitare i loro autori in modo da poter organizzare direttamente eventi e manifestazioni. Su tutte parlerei di Libri a Mollo…
…ecco proprio, a tal proposito, veniamo a parlare di Libri a Mollo, manifestazione ormai classica nel cartellone culturale del Bar Pallotta e del territorio di Ponte Milvio. Quand’è venuta l’idea di questa kermesse culturale?
Libri a Mollo è nata nel giugno del 2014 e, come tutte le proposte, è maturata da un preciso bisogno ossia quello di caratterizzare differentemente Ponte Milvio nell’immaginario collettivo cittadino identificato spesso come luogo di “movida” giovanile. Volevamo offrire un qualcosa di differente e, insieme a Davide Bigoni, uno dei due soci de Il Chioschetto, abbiamo cercato di organizzare negli spazi esterni della libreria Pallotta un “luogo” popolato di cultura e bevande, un’idea diversa non legata solamente a delle presentazioni; direi il cercare di offrire, alla piazza e al quartiere, una chiave alternativa d’interpretazione del territorio, probabilmente anche per il fatto che noi e Il Chioschetto siamo rimaste tra le poche attività storiche del quartiere rispetto ad altri esercizi commerciali che hanno letteralmente stravolto il tessuto sociale ed economico di Ponte Milvio.
Tra gli autori che hanno avvalorato il cartellone della prima manifestazione ci sono stati nomi come Claudio Grattacaso, tra l’altro protagonista del primo evento, con La linea di fondo (Nutrimenti), Gaja Cenciarelli, Domenico Dara, Marco Lodoli, Sandra Petrignani, Nicola Lagioia, Paolo Zardi, Ernesto Assante e Gino Castaldo. Durante la stagione invernale abbiamo comunque organizzato altri eventi all’interno della libreria insieme all’associazione musicale Il Circolo delle Quinte con la presenza di Maria Elena Greco, insegnante della scuola, per accompagnare con la musica i vari incontri e per dare continuità alla manifestazione estiva. Quest’anno abbiamo dato l’avvio alla seconda edizione di Libri a Mollo con un programma di tutto rispetto. Abbiamo iniziato lo scorso 28 maggio e prevede un incontro settimanale fisso proprio per creare l’idea di evento in piazza. Ogni giovedì alle 21 è previsto l’incontro con un autore e le manifestazioni si svolgono in due location differenti di Ponte Milvio, o al Chioschetto, accanto alla Torretta Valadier, oppure qui nello spazio esterno della libreria Bar Pallotta, con l’intento di coinvolgere l’intera piazza. Tra le date da segnare ci sono sicuramente il 18 giugno con uno dei finalisti del Premio Strega 2015 Vins Gallico presentato dal libraio Patrizio Zurru, il 9 luglio con Lirio Abbate e Marco Lillo, il 16 luglio con Francesco Piccolo, il 30 luglio con Marco Travaglio mentre il 3 settembre ci sarà Marco Missiroli. L’ultima serata sarà il 24 settembre ed è stato il pubblico, tramite un web contest, a decidere chi chiuderà la manifestazione e saranno Loredana Limone, Emanuele Tirelli e Marco Proietti Mancini.
Prima domanda personale. Il tuo podio preferito di libri contemporanei?
Medaglia d’oro a Stefano Sgambati con Gli eroi imperfetti (Minimum Fax), argento a Domenico Dara con Il breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti) e bronzo a Luigi Romolo Carrino con La buona legge di Maria Sole (E/O).
Un libraio come te è attento non solo all’aspetto culturale dell’oggetto libro ma anche al suo valore commerciale. Come ben sappiamo, l’andamento del mercato editoriale sotto il profilo delle vendite è stato terrificante negli ultimi anni. Ma si scorgono anche segnali di ripresa, specie nei gusti dei lettori che, ormai, sembrano tornare a preferire la libreria indipendente di zona, come appunto il Bar Pallotta, rispetto agli enormi megastore dove si trova di tutto e, spesso, non si è soddisfatti di nulla. Siamo alla rivincita del radicamento territoriale rispetto alla logica del bazar?
Rispondo ponendo due elementi di discussione derivati dalla nostra esperienza diretta qui al Bar Pallotta. In primo luogo dobbiamo registrare che, nel nostro Paese, abbiamo pochi lettori “forti” consapevoli e coscienti dei loro gusti culturali e molti lettori “deboli” che, al contrario, rischiano di non sapere cosa effettivamente scegliere nel momento in cui mettono piede in una libreria. Si è talmente bombardati di novità librarie e di pubblicità editoriale che spesso non si è in grado di operare delle scelte ponderate. Soprattutto nei megastore di catena c’è una logica di scala che deve rispettare determinate valutazioni interne e questo pone una netta differenza rispetto a una libreria indipendente. In secondo luogo, stante anche la crisi di vendite registrata negli ultimi anni, gli editori che prima non avevano voglia di instaurare rapporti diretti con le librerie, ora sono più attenti alle singole realtà presenti sul territorio e iniziano a preferire il lavorare insieme alle librerie indipendenti dove è possibile avere un contatto diretto e continuo con il libraio. Spesso e volentieri, ci ritroviamo a confrontare le nostre classifiche di vendite con quelle proposte da siti come IBS o giornali come Il Corriere della Sera, e non possiamo fare a meno di registrare che sono profondamente differenti, segno che i gusti dei lettori possono essere molto diversi a seconda del punto di vista prescelto. E, aggiungo, questo perché i libri hanno una loro validità a prescindere dalla data d’uscita. Per rispondere alla tua domanda direi proprio che si tratta di una rivincita profonda rispetto alla logica del bazar.
Seconda domanda personale. Il tuo podio preferito di editori?
Medaglia d’oro a Minumum Fax, medaglia d’argento ex-aequo a E/O e Marcos y Marcos e medaglia di bronzo anch’essa ex-aequo a Fazi editore e Neo Edizioni.
E-book, avversario o alleato secondo il libraio del Bar Pallotta?
Sono assolutamente contrario. Ho comprato e regalato degli e-reader per l’acquisto di volumi digitali e, pur trovandoli ottimi sotto tanti aspetti, non sono riuscito ad adattarmi al formato elettronico dei libri. È una personale difficoltà culturale ad accostarmi agli e-book e continuo a preferire la classica versione cartacea.
Terza domanda personale. Il tuo podio preferito di autori?
Medaglia d’oro a Italo Calvino, medaglia d’argento a Raymond Carver e medaglia di bronzo per Andrea Camilleri.
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