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La green economy traina gli Stati Uniti

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green economy traina U.S.A

La green economy aiuta il Pil del Paese più industrializzato al mondo: gli Stati Uniti. Sono le energie pulite a dare quella svolta inaspettata alla produzione e, soprattutto, al lavoro. Proprio il solare continua a crescere creando posti di lavoro ad un ritmo impensato fino a qualche tempo fa.

La green economy traina gli Stati Uniti

Nel 2014, secondo i dati della Solar Foundation, si sono registrati 31mila nuovi posti di lavoro nella green economy. Ogni 78 nuovi lavori negli Stati Uniti, uno è stato nel solare, che, alla fine dell’anno scorso, contava 174mila impiegati, il 21,8% in più del 2013. L’intera industria mineraria del carbone, a confronto, impiega 93mila persone.

Un trend decisamente positivo e sempre in attivo in atto dal 2010 che proseguirà con un ritmo costante fino al 2017, quando,  salvo proroghe, dovrebbe cessare l’agevolazione della ‘Solar Investment Tax Credit’.

Il solare cresce a ritmo costante

Dal 2010 i nuovi posti sono stati 80mila, e nel 2015 dovrebbero registrare un aumento del 20%, otto volte di più delle industrie di carbone, petrolio e gas messe insieme.

Si deve anche rilevare che gli Stati Uniti sono in ritardo di circa 10 anni rispetto all’Europa per quanto riguarda l’adozione di politiche per la green economy e quindi di mitigazione del riscaldamento globale e di sviluppo di fonti rinnovabili e solo con il varo della legge American Clean Energy and Security Act (Legge Usa sulla sicurezza e sull’energia pulita) qualcosa sta cambiando. Il mercato delle energie rinnovabili offre nuove opportunità di business ma per molto tempo questo comparto è stato trascurato e – in particolare – è stata trasferita pressoché tutta la capacità produttiva degli Stati Uniti verso l’Asia e l’Europa. Ora, comunque, si assiste ad un trend inverso. Insomma la green economy traina gli Stati Uniti.