Home C'era una volta La cornetta di Henry Allen sr.

La cornetta di Henry Allen sr.

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L’11 gennaio 1952 il cornettista Henry Allen sr. muore ad Algiers, in Louisiana, la città dove è nato nel 1877.

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Con la sua morte finisce la lunga avventura della brass band che porta il suo nome e di cui è stato l’indiscusso leader per oltre quarant’anni. Molto amato dal pubblico ha avuto nella sua band quasi tutti i musicisti che hanno fatto la storia del jazz di New Orleans. Instabile e soggetto a continue variazioni d’organico la brass band ha retto il passare degli anni grazie alla personalità del suo leader capace di mantenere una ben precisa connotazione stilistica nonostante i cambiamenti dei musicisti. Nella storia del jazz è ricordata come una delle brass band più quotate dei primi anni del Novecento.

Il sodalizio con Oscar Celestin

Nell’unica fotografia esistente figura come seconda cornetta, Oscar Celestin un altro personaggio carismatico destinato in seguito a dare vita alla Tuxedo Brass Band. Dalle testimonianze raccolte da Samuel Charters risulta che con la Allen Brass Band hanno suonato altri celebri musicisti come i trombonisti Jack Carey e Harrison Barnes, il batterista Bill Mathews, il cornettista Joe Howard, il violinista e sassofonista Jimmy Palao e persino Buddy Bolden. Con la Allen Brass Band muove i primi passi anche il giovane Henry “Red” Allen jr.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".