La pattinatrice azzurra Carolina Kostner corona finalmente il sogno di un’intera vita sportiva conquistando la sua prima medaglia a cinque cerchi: lo fa ai Giochi olimpici invernali in corso di svolgimento proprio in questi giorni nella cittadina di Sochi.
Kostner un bronzo che sa d’oro
Una medaglia di bronzo che le consente di salire sul terzo gradino del podio al fianco della russa Adelina Sotnikova (oro) e della coreana campionessa in carica Yuna Kim e di sfatare, soprattutto, la tanto temuta “maledizione olimpica”. Nelle precedenti partecipazioni i risultati furono infatti davvero deludenti: nel 2006 a Torino si classificò solo nona, nel 2010 a Vancouver addirittura sedicesima.
E per quanto la sua carriera conobbe poi pagine decisamente più esaltanti con ben sette campionati italiani, cinque titoli europei e un mondiale, quello di un successo alle olimpiadi rimase sempre il suo più grande cruccio. Ora il sogno è diventato realtà grazie ad un’esibizione che definire perfetta potrebbe sembrare anche un po’ riduttivo: un’esibizione fatta di forza fisica, di forza mentale, di tecnica e di tanta tanta eleganza quella che da sempre ha reso davvero speciale la nostra pattinatrice.
Un riconoscimento che arriva nel momento giusto
Un bronzo che sa dunque più di medaglia d’oro per la forza che ha di cancellare, in un sol colpo, tutti i timori, le insicurezze e, perché no, anche i momenti bui di una vita non sportiva ma privata. Un riconoscimento che arriva nel momento forse più giusto di una carriera che comincia comprensibilmente a mostrare qualche stanchezza: è lei stessa a dircelo a caldo subito dopo il trionfo: “Penso sarà la mia ultima stagione visto che non intendo più allenarmi così tanto”. E allora la sensazione è che il podio sia servito a chiudere un po’ il cerchio: d’altra parte nel 2018 a Pyeongchang di anni ne avrà ben trentuno, forse non troppi ma comunque tanti per uno sport così tanto precoce come il pattinaggio artistico.