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Kentuchy Fried Chicken e la distruzione delle foreste

David Novak -CEO della Yum! Brands inc. (YUM), azienda leader proprietaria della famosissima catena di fast food Kentuchy Fried Chicken (KFC)- è stato da poco nominato best CEO of the year e, per chi conosce il personaggio, questo premio è più che meritato.

Si, perché dopo 15 anni di duro lavoro alla YUM e dopo la pubblicazione del libro Taking People with You, non si poteva far altro che riconoscere a Novak intraprendenza e leadership. Eppure, per quanto interessanti possano apparire le qualità di quest’uomo, ci sono sempre due facce della stessa medaglia e dailygreen.it ha deciso di descrivere quella meno conosciuta.

Soffermiamoci per esempio sul titolo del libro di Novak e sui contenuti da lui proposti. Taking people with you significa letteralmente ‘portarsi dietro le persone’ o, più semplicemente, ‘farsi seguire’. Titolo azzeccatissimo per un libro che descrive l’importanza del carisma e della leadership nel campo aziendale. Secondo Novak, infatti, non c’è niente di più importante che convincere la gente ad ascoltarti e seguirti per avere successo nella vita e nel lavoro. Almeno fino a quando i tuoi interessi non vengono tirati in ballo. Le persone al seguito di Novak sono molte, si, ma quelle lasciate indietro sono ancora di più. Si tratta di tutte quelle personalità che vorrebbero vedere assicurata la protezione – o il corretto sfruttamento – di quelle foreste pluviali che il KFC sta lentamente distruggendo.

Le foreste implicate sono quelle indonesiane, polmone attivo del pianeta e dimora di alcune delle specie animali più rare al mondo (dalla tigre di Sumatra agli orango, solo per citare alcuni esempi). Secondo i dati forniti dal Global Forest Watch (GFW), dal 1996, a causa del logging*, l’Indonesia ha continuato a perdere circa 5 milioni di ettari di foresta all’anno. E, come tutti sanno, la perdita delle foreste non è cosa positiva, anzi. Minore è il numero degli alberi, minore è la quantità di biossido di carbonio assorbita quotidianamente. Questo gas, presente nell’atmosfera in quantità elevatissime, si può dire sia la principale causa del riscaldamento globale. Ergo, il costante abuso delle zone verdi del pianeta non farà altro che peggiorare la già pessima situazione.

Le foreste indonesiane, con i loro 98 milioni di ettari, stanno scomparendo anche a causa della YUM e della cecità indotta di Novak. Sottolineiamo ‘anche’ perché non ci si può limitare a dare la colpa solo alla YUM. Lo sfruttamento e l’abuso di queste foreste non è assolutamente una novità. Come non è una novità che i responsabili di questi massacri (vegetali e animali) sono le grandi coorporations. il KFC infatti non è la prima grande azienda ad essere ‘sorpresa’ nelle sue attività illecite di deforestazione e alterazione attiva della biodiversità locale. Basti ricordare il caso Nestlé del non-troppo-lontano 2008, quando l’azienda distrusse migliaia di ettari di foresta e uccise – molto spesso bruciandoli vivi – tantissimi esemplari di Orango. Tutto questo per ‘tutelare’ le numerose (e spesso abusive) piantagioni di olio di palma della PT Smart, i cui frutti erano destinati alla produzione dei nostri amati KitKat.

Quindi, nonostante sia ora il KFC a trovarsi sotto i riflettori, anche la Nestlé ha avuto il suo momento di fama e con lei CarrefourBurger King e Mattel. Cosa hanno in comune tutte queste grandi aziende? Sicuramente la noncuranza dell’ambiente. E la comune indifferenza di fronte alla più-che-macchiata reputazione dei loro fornitori. Tutte, infatti, intrattenevano (e alcune tuttora intrattengono, come per esempio il KFC) relazioni commerciali con il gruppo Sinar Mas, uno dei conglomerati asiatici più grandi del mondo. Alle dipendenze di quest’ultimo troviamo appunto la PT Smart (vedi su) e anche la Asian Pulp & Paper (APP), dalla quale il KFC si rifornisce regolarmente di carta destinata alla creazione dei suoi contenitori per il pollo. Le attività portate avanti dalla Sinar Mas -sia quelle legate all’olio di palma che alla produzione della carta- da sempre hanno fama di essere disoneste, crudeli e molto spesso illegali. Nel caso KFC, la carta utilizzata per i contenitori proviene direttamente da alberi protetti, nonostante l’APP assicuri il contrario.

A questo punto, quello che dovrebbe fare la YUM è prendere in considerazione la possibilità di creare e implementare politiche aziendali che puntino alla salvaguardia delle foreste pluviali e non alla loro distruzione e sfruttamento ossessivo. O perlomeno iniziare a cambiare i suoi fornitori. Dovrebbero, ma non lo stanno facendo. Anzi, lo stanno evitando. Oltre ad ignorare qualsiasi tentativo di dialogo presentato da Greenpeace e da altre organizzazioni ambientaliste, giusto poche settimane fa i dirigenti KFC si sono rifiutati categoricamente di incontrare la Dogwood Alliance** per evitare proprio di discutere politiche, errori e illegalità. Mossa stupida in quanto la YUM e Novak potrebbero uscirne più forti se solo decidessero di ascoltare una delle tante soluzioni proposte dai vari attori internazionali.

Purtroppo però niente sembra cambiare la posizione della YUM e dei suoi dirigenti. Per questo motivo Greenpeace continua a portare avanti la sua battaglia e noi di dailygreen.it continuiamo a sostenerla.

di Cecilia Bonacchi

TAKE ACTION.

Clicca qui e chiedi al KFC di fermare la distruzione delle foreste pluviali indonesiane!

VOCABOLARIO.

*Logging. Del jogging fanno parte tutte quelle attività che si occupano del legname, dal taglio, la lavorazione in loco, il suo trasporto, l’acquisto e la vendita. Sempre più frequente è invece il jogging illegale, che si riferisce a tutte le attività sopramenzionate però svolte illegalmente.

**Dogwood Alliance. Con sede ad Asheville, in North Carolina, la Dogwood aliante è una rete di oltre 70 gruppi che lavorano costantemente per porre fine alle pratiche forestali non-sostenibili.

FONTI.

http://www.greenpeace.org.uk

http://www.bloomberg.com/

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