Nasce dalla fantasia di un gruppo di studenti di Maseno, una cittadina kenyota famosa soprattutto per la sua università, un nuovo digestore che trasforma rifiuti organici in energia alternativa.
Kenia, energia dai rifiuti organici
Leroy Mwasaru, insieme ad altri studenti della Maseno school in Kenya, ha progettato un sistema di trasformazione di rifiuti organici, comunemente chiamato digestore, in biogas.
I digestori sono un modo molto efficace per trasformare rifiuti alimentari organici, umani ed animali ,(praticamente tutto ciò che marcisce) in energia utilizzabile. Un buon sistema digestore può deviare preziosa materia organica da una discarica (o da un qualsiasi luogo dove si disponga di materia di scarto), trasportarla e trasformarla fino a renderla utilizzabile per altri scopi. Il sistema riduce inoltre le emissioni di metano e garantisce alternative rinnovabili al posto di combustibili fossili. Solo per fare un esempio, con alcuni digestori si possono creare anche sottoprodotti per la concimazione dei campi.
Nei luoghi in cui l’uso di apparecchi sanitari moderni e di una rete elettrica affidabile non sono sempre una certezza, i digestori di biogas possono essere una alternativa sorprendente. Lo studente Leroy Mwasaru, insieme con altri ragazzi della stessa scuola, ha progettato un digestore di biogas che trasforma rifiuti organici umani, in particolare quelli del dormitorio dei 720 studenti della Maseno School.
Attualmente, la loro nuova invenzione è ancora un prototipo di che utilizza rifiuti alimentari, sterco di vacca e altri materiali organici per alimentare gli enzimi presenti al suo interno che generano poi il gas. Le prospettive degli studenti sono ancora limitate, infatti essi sperano per ora solo di poter abbassare in maniera significativa la fattura della legna da ardere, e che ammonta a $900.
Il digestore keniota non è l’unica idea che ha preso corpo per risolvere problematiche pratiche di sopravvivenza. Sul sito treehugger. com brilla di creatività anche l’iniziativa di alcuni agricoltori peruviani che, non avendo accesso all’acqua corrente, hanno inventato un sistema per avere acqua disponibile utile ad irrigare le loro colture attraverso la raccolta della…nebbia. A Villa Lourdes, gli abitanti infatti ricevono acqua potabile fresca da Lima, solo tre volte la settimana.
Fonte: treehugger.com