Home C'era una volta Ken McIntyre, un sax chiamato Makanda

Ken McIntyre, un sax chiamato Makanda

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Il 7 settembre 1931 nasce a Boston, nel Massachusetts, il sassofonista, flautista, clarinettista e compositore Kenneth Arthur McIntyre, conosciuto prima come Ken McIntyre e poi come Makaranda

Figlio di un mandolinista

Il padre di Ken è mandolinista e lui studia pianoforte dal 1940 al 1945. Proprio come pianista fa le sue prime apparizioni in pubblico con Richie Lowry e Rodney Smith. Dopo il servizio militare si diploma in vari strumenti a fiato e inizia a insegnare musica. Contemporaneamente dirigere anche vari gruppi in proprio a New York. Nel 1960 incide il suo primo disco. Nel secondo, Looking Ahead, pubblicato nello stesso anno lo affianca Eric Dolphy, uno dei suoi ispiratori. Nel 1963 partecipa con un proprio gruppo al festival di Newport

Makanda

Nel 1964 incide con Bill Dixon, nel 1965 con la Jazz Composer’s Orchestra e nel 1966 con Cecil Taylor. Negli anni seguenti si è dedicato allo studio e all’insegnamento. Torna all’attività jazzistica e agli studi d’incisione verso la metà degli anni Settanta diventando u no dei punti di riferimento del jazz d’avanguardia. Nei primi anni Novanta cambia il suo nome in Makanda Ken McIntyre. Muore il 13 giugno 2001.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".