Home C'era una volta Julius Farmer, da Gaslini al jazz al pop

Julius Farmer, da Gaslini al jazz al pop

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Il 20 agosto 1952 nasce a New Orleans, in Louisiana, il bassista Julius Farmer, uno dei più apprezzati strumentisti degli anni Settanta, Ottanta e Novanta .

Pianoforte, banjo e basso

All’età di quattro anni Julius inizia lo studio del pianoforte classico che prosegue fino al compimento dei  sedici anni, a dieci anni quello del banjo e a dodici quello del contrabbasso, sotto la guida di un maestro dell’orchestra sinfonica di New Orleans. Tra i suoi insegnanti di contrabbasso, strumento nel quale si diploma, figura Ron Carter, mentre Stanley Clarke lo iniziato al basso elettrico. Studia anche armonia e composizione con Alvin Batiste e chitarra. Dall’età di quindici anni inizia a lavorare negli studi d’incisione, accompagnando musicisti di vari generi.

Gaslini e l’Europa

Suona con Johnny Griffin, James Moody e altri importanti jazzisti, esibendosi anche a Los Angeles e New York. Nel 1976 suona con Giorgio Gaslini, intervenuto al festival di New Orleans, poi si trasferisce a Milano accettando di collaborare con Gaslini per altri quattro mesi incidendo anche la sua New Orleans Suite. Suona poi con Gianni Basso, Tullio De Piscopo, Franco Cerri e molti altri jazzisti italiani, oltre a collaborare con vari personaggi della musica leggera. Tra i molti jazzisti di passaggio in Europa con cui suona ci sono Kai Winding, Chick Corea, Dave Liebman, Richard Beirach e Jack DeJohnette. La sua carriera si interrompe prematuramente quando muore il 2 novembre 2001.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".