L’11 aprile 1912 nasce a New Orleans, in Louisiana,  John Levy, il contrabbassista che abbandonò lo strumento per diventare manager.

Il violino, il piano e poi il basso

Trasferitosi fin da bambino a Chicago con tutta la famiglia, Levy inizia a studiare il violino a otto anni per dedicarsi successivamente al piano. Proprio come pianista suona con Ray Nance nella High School Band. A diciassette anni abbandona violino e pianoforte per dedicarsi esclusivamente al contrabbasso che da quel momento diventa il suo strumento preferito. Tra le sue prime collaborazioni figurano quelle con Earl Hines, Tiny Parham e Red Saunders.

Il cambio di professione

Nel 1944 suona a New York nel trio del violinista Stuff Smith con Jimmy Jones al piano e in questa piccola formazione ottiene un discreto successo personale tanto che qualche tempo dopo viene scritturato da Ben Webster, Erroll Garner e Don Byas. Nel 1948 suona con George Shearing. Nel 1951 abbandona l’attività di musicista per dedicarsi a quella di manager e proprio in quel ruolo gestisce anche il gruppo dello stesso Shearing. Buon contrabbassista, viene influenzato da Jimmy Blanton e John Kirby non riuscendo però a elaborare uno stile personale. Incide con Stuff Smith, Don Byas, George Shearing. Muore il 20 gennaio 2012.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".