Home C'era una volta Joe Pass, un virtuoso specialista della chitarra

Joe Pass, un virtuoso specialista della chitarra

SHARE

Il 13 gennaio 1929 nasce a New Brunswick, nel New Jersey, il chitarrista Joe Pass, il cui nome completo è Joseph Anthony Jacobi Passalaqua.

Gli inizi a nove anni

Joe inizia a studiare chitarra a nove anni prendendo lezioni da Nick Gemus, un amico di suo padre, e dedicando la maggior parte del tempo libero alla musica. A quattordici anni quando ancora frequenta la scuola ottiene le prime scritture da gruppi locali, come l’orchestra di Tony Pastor. Finita la scuola si trasferisce a New York dove ascolta da vicino i musicisti bop che lo affascinano. Inizia in questo periodo la sua dipendenza dalla droga dalla quale si libererà soltanto negli anni Sessanta. In quel periodo suona un po’ dappertutto e viene arrestato una prima volta. Trasferitosi a Las Vegas suona nei vari alberghi della città, ma, dopo un nuovo arresto, nel 1961 decide di disintossicarsi. Entra nella Synanon Foundation di Santa Monica e ci resta per oltre tre anni fino alla definitiva guarigione.

La disintossicazione e il successo

Si stabilisce quindi a Los Angeles e suona con diverse formazioni californiane quali quelle di Bud Shank, Gerald Wilson, Bobby Troup, Julie London, Clare Fischer, Bill Perkins, Earl Bostic, Les McCann, Groove Holmes, Carmell Jones e Page Cavanough.  Dal 1965 al 1967 suona con George Shearing e dal 1968 si dedica soprattutto al lavoro negli studi di registrazione e in TV registrando con Frank Sinatra, Billy Eckstine, Sarah Vaughan, Joe Williams, Carmen McRae. Nel 1972 forma un duo di chitarre con Herb Ellis. Negli anni Settanta la sua notorietà cresce a dismisura e viene soprannominato Virtuoso Of The Jazz Guitar e Art Tatum Of The Guitar. Considerato dalla critica come uno tra i più virtuosi specialisti della chitarra, è dotato di uno swing solidissimo e di un gusto raffinato come armonizzatore. Muore il 23 maggio 1999.

 

Previous articleHadley Caliman, strumentista dal fraseggio agile ed elegante
Next articleAl Rifugio dei Marsi il glamping che non ti aspetti
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".