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Jimmy Yancey, un piano per il boogie

Il 17 settembre 1951 muore per diabete a Chicago, nell’Illinois, Jimmy Yancey, uno dei cantanti-pianisti più originali e significativi della storia del blues.

Gli inizi nel vaudeville

Nato il 20 febbraio 1898, all’età di sei anni Jimmy è già sulla scena come cantante e ballerino in uno spettacolo di vaudeville al Pekin Theatre di Chicago. Nel 1908 effettua una serie di spettacoli con la compagnia di varietà Bert Earl e in seguito con quelle di Jeanette Adler e di Cozy Smith. A partire dal 1913, dopo aver imparato a suonare il pianoforte grazie agli insegnamenti di suo fratello Alonzo, abbandona il circuito del vaudeville e inizia a frequentare l’ambiente dei rent parties e degli house parties, che allieta a pagamento come pianista soprattutto di boogie woogie. All’inizio degli anni Venti firma una serie di contratti per esibirsi in famosi locali come il Moonlight Café ed il Bear Trap Inn. Dopo un periodo in cui abbandona la musica per il più remunerativo impiego di guardiano del Comiskey Park è coinvolto, a partire dal 1938, dal primo revival del boogie woogie che diventa un genere di grandissima moda con un suo spazio all’interno del più generale fenomeno dello swing. Art, Victor, Vocalion e Session sono le case discografiche per le quali registra abbondantemente dal 1939 al 1943.

Il ritorno al successo

Il rhythm & blues degli anni Quaranta lo proietta fuori da qualunque ottica commerciale e limita la sua attività ai locali di secondo piano di Chicago fino al 1946, anno in cui si esibisce alla prestigiosa Carnegie Hall di New York insieme a sua moglie, Estrelle “Marna” Yancey, in un concerto di Kid Ory. Nel giugno del 1951 fa la sua ultima comparsa in pubblico al fianco del fedele amico e dinamico collega Cripple Clarence Lofton, per un concerto di boogie woogie a Chicago, che precede di soli tre mesi la sua morte. Pur se sottovalutato dalla critica jazzistica, Jimmy Yancey è uno dei cantanti-pianisti più originali e significativi della storia del blues. Se gli va riconosciuto il merito d’esser stato il più completo e forse il primo grande interprete di boogie woogie di Chicago, è vero anche che la dimensione del suo stile assolutamente personale e il carisma del suo personaggio trascendono largamente l’angusto ambito del boogie.

 

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