Home C'era una volta Jimmy Powell, uno specialista delle ance al servizio delle big band

Jimmy Powell, uno specialista delle ance al servizio delle big band

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Il 24 ottobre 1914 nasce a New York il sassofonista e clarinettista Jimmy Powell, registrato all’anagrafe con il nome di James Theodore Powell.

Gli inizi al violino

Il suo primo strumento è il violino e in questa veste si esibisce alla Town Hall di New York all’età di quattordici anni. Negli anni successivi perfeziona i suoi studi musicali alle Dewitt Clinton High School, dedicandosi però alle ance. Come sassofonista e clarinettista inizia a esibirsi professionalmente nella sua città natale intorno alla metà degli anni Trenta, ma il suo primo importante ingaggio risale al 1939 quando entra a far parte della formazione di Benny Carter, del quale subirà profondamente l’influenza stilistica. L’anno successivo si esibisce a fianco di Sidney Bechet al Mimo Club, prima di effettuare una lunga tournée con il complesso di Fats Waller.

Le grandi orchestre

Dal 1943 al 1946 suona e incide con l’orchestra di Count Basie e tra i suoi assoli più significativi di questo periodo è giusto ricordare quello di Taps Miller. Negli anni immediatamente successivi suona con Willie Bryant, Hot Lips Page, Don Redman, Eddie Heywood, Lucky Millinder, Illinois Jacquet e a fianco di altri noti leader conquistandosi un’ottima fama soprattutto come solista di sax alto. Nel 1956 effettua una lunga tournée in Sudamerica e in Oriente con l’orchestra di Dizzy Gillespie e successivamente si aggrega alla formazione di Machito. Negli anni Sessanta è all’Apollo Theatre di New York con la Reuben Phillips Band. Continua a suonare fino agli anni Ottanta del Novecento. Muore il 16 febbraio 1994.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".