Il 24 dicembre 1928 a Wilkes-Barre, in Pennsylvania, nasce il batterista Jimmy Campbell, registrato all’anagrafe con il nome di James Lawrence Campbell.
Un inizio tardivo
Jimmy inizia a suonare la batteria a ventinove anni durante il servizio militare. Nonostante l’inizio tardivo mette in mostra un buon talento e viene scritturato, nel 1950, da Lee Vincent. Nel 1952 entra a far parte del gruppo di Ralph Flanagan. Si esibisce poi con varie orchestre, tra cui quelle di Tommy Tucker, Don Elliott, Claude Thornhill, Sal Salvador e Tex Benecke. Torna per un breve periodo con Don Elliott nel 1956, poi, quello stesso anno, passa alla Birdland Dream Band di Maynard Ferguson. Nel 1958 e 1959 prende parte, con l’orchestra di Woody Herman, a una lunga tournée che lo portò prima nell’America del sud quindi in Europa e nell’Arabia Saudita. Nell’estate del 1959 entra a far parte dell’orchestra di Stan Kenton. Muore a Las Vegas il 28 marzo 1998
Un destino curioso
Jimmy Campbell ha avuto un curioso destino. Egli è entrato nella storia del jazz soprattutto per il suo energico e lungo assolo nella registrazione di The Big Chase, inclusa nell’album Road Show del 1959 di Stan Kenton. In realtà quello è uno dei pochissimi assoli della sua vita. Campbell, infatti, che idolatrava il batterista della Woody Herman Orchestra Davey Tough, condivideva la sua filosofia secondo cui «la batteria dovrebbe essere sentita e non ascoltata». La sorte ha voluto che lui, che detestava gli assoli, oggi venga sostanzialmente ricordato proprio uno dei suoi pochissimi assoli.