Home C'era una volta Jerome Don Pasquall, un irrequieto suonatore di sax e clarinetto

Jerome Don Pasquall, un irrequieto suonatore di sax e clarinetto

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Il 20 ottobre 1902 nasce a Fulton, nel Kentucky, il sassofonista e clarinettista Jerome Don Pasquall. Ha soltanto un anno nel 1903 quando con la sua famiglia si trasferisce a St. Louis.

Gli inizi al mellophone

Durante l’adolescenza si dedica alla musica suonando il mellophone nella Odd Fellow’s Brass Band. Nell’agosto del 1918 si arruola nell’esercito e suona il mellophone nella 10th Calvary Band. In questo stesso periodo inizia a suonare il clarinetto. Nel 1919, congedatosi, inizia a suonare a St. Louis con Ed Allen che lascia dopo qualche tempo per entrare a far parte dell’orchestra del pianista Ralph Stevenson all’Alhambra Café di Seattle. Nel 1921 suona con Charlie Creath a St. Louis e nello stesso anno lo si ritrova sui riverboat con Fate Marable. Trasferitosi a Chicago riprende a studiare all’American Conservatory e contemporaneamente suona il C melody sax con diverse orchestre. Passa poi due anni, come sassofonista tenore, con l’orchestra di Doc Cook al Dreamland Café. Lascia Chicago, si iscrive al New England Conservatory di Boston e suona con varie orchestre locali nel corso dell’estate del 1925.

Instancabile e curioso

Il 27 giugno 1927 ottiene il sospirato diploma e nello stesso anno entra a far parte dell’orchestra di Fletcher Henderson che però lascia alla fine del 1928 per trasferirsi a Chicago dove forma una sua orchestra. Instancabile e perennemente alla ricerca di nuove esperienze suona prima con Freddie Keppard e Lil Armstrong e poi, nel 1930, con Dave Peyton. Dopo una breve esperienza con Jabbo Smith, fra la fine del 1931 e l’inizio del 1932 suona con Tiny Parham ed Eddie Mallory. Nel 1933 è a New York dove unicse il suo strumento alle formazioni di Charlie Matson e Fess Williams. Nel 1936 suona ancora, per sei mesi, con Fletcher Henderson. Dal 1937 al 1944 suona con Noble Sissle. Con una breve interruzione nel 1943. Successivamente si stabilisce a New York dove si dedica all’attività di free-lance e dà buone prove anche come arrangiatore. Muore il 18 ottobre 1971.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".