Home C'era una volta Jerome Arnold, il bassista della Paul Butterfield Blues Band

Jerome Arnold, il bassista della Paul Butterfield Blues Band

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Il 12 novembre 1936 nasce a Chicago, nell’Illinois, il contrabbassista Jerome Arnold, uno dei protagonisti della rinascita del blues negli anni Sessanta.

Un inizio tardivo

Musicista estremamente dinamico, dotato di una tecnica molto moderna, inizia a suonare il basso elettrico quando ha già vent’anni, spinto dal fratello Billy Boy che invece ha iniziato a studiare musica da piccolo, nel 1940. Nonostante la passione tardiva dimostra notevole talento e il basso diventa un’attività professionale. Nel 1959 suona con Otis Rush e poi fa parte dei gruppi di Howlin’ Wolf, di Muddy Waters e, soprattutto di Paul Butterfield.

Nella Rock and Roll Hall of Fame

È uno dei componenti fondamentali della Butterfield Band con la quale entra nella leggenda al Newport Folk Festival nel 1965 quando supporta Bob Dylan in una controversa esibizione con strumenti amplificati. Nel 1971 si stabilisce a San Francisco dando vita a varie esperienze compresa una propria orchestra con la quale si esibisce ovunque. Nel 2015 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".