Home C'era una volta Jackie Davis, il pianista delle star

Jackie Davis, il pianista delle star

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Il 13 dicembre 1920 nasce a Jacksonville, in Florida il tastierista Jackie Davis, uno dei più apprezzati organisti e pianisti jazz degli anni Cinquanta e dei primi Sessanta.

Bambino prodigio

Talento precoce comincia a muovere le sue dita sui tasti bianchi e neri del pianoforte quando ha soltanto sette anni. Siccome i suoi genitori sono convinti che il talento non basti gli consentono di approfondire la preparazione alla Temple University. Dopo varie esperienze in vari gruppi jazz e dopo aver partecipato direttamente alla seconda guerra mondiale, nel 1946 viene congedato dal servizio militare e inizia a formare gruppi in proprio.

Grande accompagnatore

Buon leader è però un eccellente solista e un dotatissimo accompagnatore di cantanti. Proprio in questa veste viene chiamato a collaborare con celebrità come Ella Fitzgerald, Nat King Cole, Dinah Washington. Tra il 1957 e il 1958 suona col gruppo del sassofonista e cantante Louis Jordan. Il suo stile personale è facilmente riconoscibile, anche se risente all’organo dell’influenza di Wild Bill Davis e George Wright e, al pianoforte, di quella di Art Tatum. Muore il 2 novembre 1999.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".