Il 16 gennaio 1894 nasce a New York il compositore, direttore d’orchestra e manager Irving Mills, considerato uno dei più importanti editori musicali nella New York degli anni Venti e Trenta del Novecento.
La Mills Music
Insieme al fratello Jack costituisce la Mills Music, agenzia con la quale pubblica alcuni dei più celebri standard jazz di ogni tempo come In a Sentimental Mood, Mood Indigo, (In My) Solitude, It Don’t Mean a Thing (If It Ain’t Got That Swing), Sophisticated Lady, Minnie the Moocher e altri. Il suo nome appare come autore in questi brani sia perché scrive le parole, ma soprattutto perché ne detiene la proprietà e i diritti. È, per esempio, il manager di Duke Ellington, Cab Calloway, Ben Pollack, Jack Teagarden, Benny Goodman, Will Hudson, Raymond Scott, Red Nichols nonché di Billy Strayhorn. Quest’ultimo, insieme ad altri compositori quali Sammy Fain, Harry Barris, Gene Austin, Hoagy Carmichael, Jimmy McHugh, e Dorothy Fields devono gran parte delle loro fortune proprio a Mills.
No alla segregazione
Irving Mills non può essere definito un vero musicista pur essendo un discreto cantante. Le sue ambizioni da artista lo accompagnano per tutta carriera e il suo potere come produttore gli permettono di incidere un album con il nome di Irving Mills and his Hotsy Totsy Gang. Considerato uno dei più prolifici produttori nella storia del jazz, in anni in cui vige la segregazione razziale lui non pone limiti di colore della pelle ai suoi artisti. Per questa ragione viene definito “l’Abraham Lincoln della musica”. Muore il 21 aprile 1985 e nella sua lunga vita si considera abbia prodotto più di mille registrazioni.