Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di cucina sostenibile, ha lanciato un progetto insieme a WWF Italia con lo scopo di tutelare le risorse ittiche che popolano i mari della nostra penisola.
L’iniziativa, veicolata sui social media dell’autrice del blog Ecocucina, prende il nome di #iocambiomenù, e si pone lo scopo di sensibilizzare gli chef, i ristoratori e il grande pubblico in merito all’importanza di effettuare scelte sostenibili anche in cucina, in particolar modo per quanto riguarda il benessere degli habitat marini, ma anche per le future generazioni.
Il 78% degli stock ittici del Mediterraneo è infatti sovrasfruttato, mentre a livello mondiale sono sempre di più le specie sottoposte a una forte pressione di pesca (basti pensare che circa il 33% degli stock ittici globali sono sovrapescati, mentre il 60% viene sfruttato al massimo delle proprie capacità).
Il 2020 sarà un anno cruciale per l’ambiente, ed è quindi fondamentale introdurre la tematica dei comportamenti sostenibili cosi tra i consumatori come anche per ristoratori e chef: se oggi sono presenti sulle tavole di tanti ristoranti specie fortemente sovrasfruttate, due delle ragioni principali sono la mancanza di informazione e la vendita non sempre trasparente di prodotti ittici.
Per porre rimedio alla disinformazione che espone consumatori e ristoratori anche al rischio di truffe, è di grande importanza che non solo chi fa cucina, ma anche chi la racconta, la recensisce, la valorizza, abbia chiaro il problema e la soluzione e dia il proprio contributo in termini di informazione.
A questo proposito Lisa e il WWF hanno scelto di concentrare l’attenzione su alcune specie che, sulla base di evidenze scientifiche documentate, risultano fortemente sovrasfruttate e quindi a grave rischio di collasso degli stock, e che in realtà sono piuttosto comuni sulle tavole dei nostri migliori ristoranti.
Tali specie – tra cui figurano l’anguilla, la cernia bruna, il pesce spada e la rana pescatrice – non andrebbero assolutamente acquistate, almeno fino a quando le condizioni degli stock ittici monitorati non saranno tornate a livelli di normalità.
Approvvigionarsi di pesce sostenibile del Mediterraneo è ancora possibile, ma occorre prestare maggiore attenzione alle scelte che si fanno.
In generale, per i prodotti ittici, sarebbe sempre utile effettuare alcune semplici ma efficaci scelte di consumo:
- Prediligere specie meno comuni, di provenienza locale, pescate dalla piccola pesca artigianale;
- Fare attenzione ad acquistare pesce adulto (rispettare le taglie minime) che ha quindi già avuto il tempo di riprodursi;
- Leggere sempre l’etichetta recante le indicazioni di provenienza e metodo di cattura, previste per legge;
- Quando disponibile, scegliere pesce con certificazione di pesca o acquacoltura sostenibile.
Per ulteriori informazioni consultare la Seafood Guide di WWF pescesostenibile.wwf.it