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Impatto ambientale: il futuro delle auto è legato anche all’evoluzione dei sedili

Come ben sappiamo, la tecnologia nel corso degli ultimi anni ha fatto dei passi in avanti da gigante praticamente in ogni settore possibile, a partire dall’intrattenimento con i portali come casinoonlineaams.com, fino ad arrivare al campo delle vetture, con il lancio di specifici modelli anche a impatto zero.

La novità lanciata da Skoda

Una delle ultime novità del settore è rappresentata da Skoda, che ha deciso di brevettare dei materiali ecologici che vengono realizzati a partire dalla barbabietola da zucchero e dalle graminacee. Ebbene, questi materiali verranno impiegati per quanto riguarda la produzione di plastiche dedicate alla plancia e alle portiere.

Come ben sappiamo un po’ tutti, il futuro della Terra è legato all’inevitabile presa di coscienza immediata della gravità della situazione in cui ci troviamo in riferimento al clima. Ecco spiegato il motivo per cui bisogna fare quanto è possibile per abbassare, se non fosse possibile azzerare, l’impatto, ad esempio, delle auto sull’ambiente che ci circonda.

In primis, questo ha un significato ben preciso, ovvero quello di ridurre la CO2 allo scarico, puntando sulla produzione di vetture ibride ed elettriche, e altre soluzioni che sono ancora in fase di produzione, come nel caso delle fabbriche CO2 neutral. Non solo, dal momento che si sta cercando di sfruttare sempre di più l’energia che viene prodotta da fonti rinnovabili.

L’uso di plastica green

Tra gli aspetti su cui si dovrà porre la maggiore attenzione per garantire una modalità di movimento molto più sostenibile, riguarda la scelta dei materiali che verranno impiegati per la costruzione delle varie auto, nello specifico per tutto ciò che, al giorno d’oggi, già non è più possibile riciclare.

Nello specifico, il riferimento è chiaramente verso quelle plastiche che fanno parte dell’abitacolo e che servono per rivestire non solo i sedili, ma anche le portiere. Ebbene, Skoda, dando avvio a una nuova partnership con la Technical University di Liberec, sta puntando molto sulla realizzazione di un nuovo materiale che possa soddisfare tutti i crismi della sostenibilità ed ecologia. Proprio per questo motivo, Skoda ha già fatto richiesta del brevetto in merito a tale materiale innovativo, che si ricava da una particolare procedura di essiccazione della polpa della barbabietola da zucchero.

La produzione di un simile materiale verrà curata in uno stabilimento nella città di Dobrovice, che si trova nei pressi dell’headquarter di Mladà Boleslva: anche in questo caso, si tratta di una decisione decisamente green, che mira ad abbassare il più possibile l’impatto delle emissioni nocive.

Lo sviluppo di nuovi materiali anche dalle graminacee

Il progetto che sta mettendo in piedi Skoda è decisamente ambizioso. Infatti, parallelamente allo sviluppo di un nuovo materiale ecosostenibile ed ecologico, si sta dedicando anche allo sviluppo di plastiche che si ottengono dal miscanto. Quest’ultima non è altro che una graminacea non particolarmente famosa, ma che viene usata già nell’ambito del processo di produzione di combustibile per quanto riguarda il riscaldamento.

Le fibre che caratterizzano questa graminacea si caratterizzano per essere processate e poi impiegate in componenti plastici di ridotte dimensioni, come ad esempio i vari dettagli delle portiere. Lo scopo principale è quello di sfruttare tali materiali nei modelli di Skoda che verranno lanciati sul mercato in futuro.

Come è stato messo in evidenza anche da parte di Johannes Neft, il responsabile dello Sviluppo Tecnico del marchio boemo, l’obiettivo è quello di essere dei veri e propri precursori nel campo della sostenibilità. Di conseguenza, è facile spiegare la scelta di focalizzarsi anche sul possibile impiego di materiali totalmente ecologici, come possono essere le fibre di cocco oppure nel caso della pula di riso.

 

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