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Illazioni vietate sulla morte di Elliott Smith

Il 6 febbraio 2004 molti giornali diffondono la notizia di una singolare diffida. È vietato formulare ipotesi sulla morte di Elliott Smith.

Una diffida anche alla compagna

La famiglia del cantautore statunitense scomparso nell’ottobre scorso ha infatti formalmente diffidato chiunque a qualunque titolo a non fare illazioni sulle cause della morte dell’artista. La diffida è stata notificata anche alla compagna di Elliott. Il provvedimento, che lascia perplessi sia sul piano giuridico che dal punto di vista del merito, visto che colpisce i cardini della libertà d’informazione, è stato assunto non a caso dopo la pubblicazione della perizia disposta dal coroner sul corpo del cantautore.

Risultati opposti a quelli che si volevano

Quest’ultima, infatti, ha riaperto molti interrogativi sulla causa del decesso, in un primo momento frettolosamente attribuito a suicidio. In essi si sostiene che non vi siano «elementi sufficienti» per determinare con certezza nel suicidio la causa della morte. La presa di posizione della famiglia, eclatante quanto incomprensibile, alimenta l’alone di mistero che circonda la scomparsa del povero Elliott Smith.

 

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