Il traffico Internet raddoppia ogni tre anni e con esso l’energia necessaria a mantenerlo: nuove tecnologie per migliorarne l’efficienza, riducendo i consumi fino all’80%, e renderlo più ‘verde’ sono allo studio e nei prossimi anni permetteranno anche un risparmio della bolletta degli utenti. Un ricercatore italiano dell’Università di Catania ha analizzato la situazione sulla rivista Science indicando le possibili strade da seguire nel web.
“Alcuni nostri progetti – ha spiegato Diego Reforgiato – puntano a ridurre dell’80% l’energia consumata da internet, un valore che si tradurrebbe in risparmio sia per gli utenti che per le aziende”. Un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile e assolutamente necessario: il consumo energetico della sola Telecom Italia nel 2006 era pari all’1% della domanda nazionale ed è andato aumentando costantemente.
Bisogna trovare un equilibrio tra le esigenze di prestazioni e le limitazioni di utilizzo di energia
Circa il 20% dell’energia consumata – riferisce una nota Ansa – è utilizzata per i sistemi di raffreddamento ed il consumo mondiale dei data center è stimato, nel 2012, a circa 270 TeraWatt ore, pari a circa due terzi dell’energia totale prodotta in Italia.
“La crescita della rete – ha spiegato il ricercatore – non è stata accompagnato da un analogo incremento dell’efficienza della rete energetica”. Il problema è oggi quello di trovare un equilibrio tra le esigenze di prestazioni e le limitazioni di utilizzo di energia. Dal modem di casa ai server, agli altri strumenti per la gestione dei grandi volumi di traffico della rete, i sistemi di risparmio stanno ora superando le difficoltà tecniche e presto renderanno più verde la rete. “Si parte da piccoli accorgimenti sui router, il cosiddetto modem”, ha spiegato Reforgiato: ”basti pensare che un utente medio italiano lo sfrutta solo il 20% del tempo che resta acceso. Basterebbero in questo caso – ha osservato – dei sistemi per evitare consumi di energia inutili e avremmo un risparmio in bolletta di almeno 20 euro l’anno”.
Sistema intelligente per adeguare i consumi all’uso reale
Le strade in queste direzione, ha proseguito, sono sostanzialmente due: da un lato far ‘addormentare’ l’apparecchio o le sue parti che non vengono utilizzate; dall’altro ridurre la ‘banda’ in base alle reali necessità di quel momento. “Ovviamente questi accorgimenti devono riguardare soprattutto i sistemi di gestione della rete, ma ciò è vero anche per gli apparecchi domestici. Facendo ancora un esempio familiare, spesso siamo connessi magari vedendo semplicemente una pagina web, quindi senza sfruttare le potenzialità del modem. Un sistema intelligente adeguerebbe i consumi alle necessità limitando in questo caso la ‘banda’”.