È sempre il giorno giusto per celebrare il Caffè, a buon titolo bevanda preferita degli Italiani*, anche se il consumo fuori casa ha subito in modo allarmante i danni delle restrizioni del lockdown. È ampia la letteratura scientifica che dimostra che il caffè può rientrare pienamente in uno stile di vita attivo e in un’alimentazione corretta e bilanciata (http://www.coffeeandhealth.
“Gli amanti del caffè non sempre conoscono i benefici che un consumo corretto ed equilibrato di questa bevanda può apportare al benessere dell’organismo” afferma Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè. “400mg di caffeina – l’equivalente di 5 tazzine di caffè al giorno – è coerente con uno stile di vita sano ed equilibrato” sottolinea Patrick Hoffer.
Il caffè è la bevanda più studiata al mondo e i suoi molteplici effetti sull’organismo e le rinnovate scoperte continuano a stupirci. Oltre ai ben conosciuti effetti della caffeina contenuta nel caffè sullo stato di vigilanza e concentrazione e sulle performance fisiche (resistenza), tra i vari fronti della ricerca uno certamente molto sorprendente è quello relativo al suo effetto sulla risoluzione dei problemi creativi (cioè sul pensiero convergente) e sulla generazione di idee creative (cioè sul pensiero divergente).
Dal nuovo studio, dal titolo Percolating Ideas: The Effects of Caffeine on Creative Thinking and Problem Solving, è emerso che i partecipanti che hanno consumato 200 mg di caffè rispetto a quelli nella condizione di placebo, hanno mostrato una capacità di problem-solving significativamente migliorata, risultati inalterati anche dopo aver effettuato i controlli successivi.
Inoltre, si rinforzano le ricerche a favore dell’effetto del caffè anche sul “secondo cervello” dell’uomo, l’intestino. Un nuovo report delI’ Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), dal titolo ‘Coffee and its effect on digestion’, riesamina le ultime ricerche sugli effetti del caffè sulla digestione ed evidenzia un effetto protettivo potenziale contro calcolosi, pancreatite. Il report mette in evidenza anche altri effetti benefici che il consumo di caffè può avere sul processo digestivo, inclusi coadiuvare la microflora e promuovere la motilità intestinale.
Inoltre, dalle nuove linee guide dell’American Cancer Society (ACS), bere caffè può ridurre il rischio di molteplici tipologie di tumore: il suo consumo sembrerebbe ridurre il rischio di tumore al fegato e all’endometrio, alla bocca, faringe e laringe, così come il potenziale rischio di tumore alla pelle sia negli uomini che nelle donne e il melanoma maligno nelle donne. Infine, le linee guida indicano anche una riduzione del rischio di alcuni tumori del tratto digerente.
Queste associazioni derivano da un complesso numero di studi indipendenti, tra cui la Global and U.S Dietary Guidance, su modelli dietetici e rischi di tumore.
L’esperienza sensoriale di bere una tazzina di caffè è uno degli aspetti chiave della bevanda e regala aromi, gusti e sapori unici. Il tipo di caffè, il grado di tostatura e il metodo di preparazione influenzano l’esperienza sensoriale del caffè nel suo complesso. Ma anche altri elementi quali il contesto e il tipo di tazza contribuiscono a influenzare l’esperienza. L’aroma del caffè si sprigiona dai diversi composti volatili prodotti durante la tostatura. I lipidi del caffè, che rappresentano circa il 10% nei chicchi di caffè tostati, contengono la maggior parte del sapore.
Il caffè quindi è un piacere alleato del benessere, da gustare con tutti i sensi: conviviale e allo stesso tempo intimo e personale, è tradizione ma anche innovazione, è gusto e contemporaneamente beneficio per il nostro organismo. Il caffè è tutto questo e molto di più, ogni giorno.