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Il buccellato, la ricetta di Niky Marcelli

Buccellato

Per l’estate a partire da questa settimana riproponiamo le migliori ricette del nostro amico scrittore Niky Marcelli. L’appuntamento con le nuove ricette tornerà come sempre puntuale nel mese di settembre.

Buccellato, la ricetta di Niky Marcelli

Una delle città italiane più belle, forse una delle più belle del mondo, secondo me è Lucca!

L’ho scoperta alla fine del 1989, esplorandola per conto della trasmissione di Rai Uno Piacere RaiUno, e me ne sono perdutamente innamorato. Pochi altri luoghi, infatti, sono pieni al tempo stesso di storia, di arte e di magia, che si amalgamano armoniosamente tra loro esattamente come le architetture delle varie epoche che hanno segnato il centro storico di questa città.

Uno dei dolci lucchesi, anzi, “IL DOLCE” lucchese per antonomasia, è senz’altro il Buccellato, le cui origini sono antichissime e pare che affondino in un pane militare dell’esercito romano – il buccellatum, appunto – che traeva il proprio nome dalla buccina che, oltre ad essere una progenitrice della tromba, deriva a sua volta il proprio nome da bucca, ovvero bocca.

E, in effetti, la sua forma a ciambella può ricordare sia una bocca che la parte terminale della campana della tromba.

Divenne dolce, secondo alcune fonti, nel medioevo, laddove buccellatus era appunto una specie di pane dolce che i vassalli solevano portare in omaggio al feudatario.

E in questa forma, a quanto pare, è giunto fino ai nostri giorni, diventando – insieme alla Torre Guinigi, alle mura e alla piazza Anfiteatro – uno dei simboli di Lucca.

 

Ingredienti

400gr di farina bianca

125gr di zucchero

40gr di burro

15gr di lievito di birra

2 uova

1 bicchiere di latte (circa 150gr senza il vetro!)

15gr di semi di anice

50gr di uvetta

 

Fate sciogliere il lievito in una tazza con un po’ di acqua tiepida, aggiungete una manciata di farina e amalgamate bene. Coprite tutto con un panno e lasciate lievitare a temperatura ambiente.

Su una spianatoia, formate una fontana con la restante farina e incorporatevi gli altri ingredienti, comprese le uova (dalle quali toglierete però un po’ di albume che vi servirà in un secondo tempo per spennellare), il burro fatto sciogliere a bagnomaria, i semi di anice e di uvetta (potete anche mettere solo anice o solo uvetta, a seconda dei gusti).

Aggiungete acqua tiepida fino ad ottenere un impasto ben legato e, in ultimo, aggiungete la tazza con la pastella di lievito e farina, finendo di impastare bene il tutto. Date quindi al buccellato la sua caratteristica forma a ciambella e spennellate la superficie con l’albume sbattuto e lo sciroppo di zucchero per renderla lucida.

Infornate in forno ben caldo.

La cottura varia a secondo della grandezza del buccellato e può durare da un minimo di 30-40 minuti a oltre un’ora.

 

Tegame di scrittore non ancora bollito di Niky Marcelli. Il libro è disponibile in E-book su tutti i principali portali on line

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