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I Los Locos: «Amiamo la musica e la natura»

I Los Locos esordiscono nel ’92 con l’album “Mambo mix”. Il successo arriva nel  1994 con “El meneaito”. Questa è l’intervista di Daily Green.

Nel 1995 si affermano definitivamente con “Greatest hits” una raccolta con tutti i loro brani più famosi tra cui l’intramontabile “El Tiburon” e la mitica “La Macarena”, la canzone che ha reso i Los Locos noti al grande pubblico. Nel 1997, “El tic tic tac” e nel 1998, “Ai Ai Ai”, la famosissima sigla della fiction Rai, “Un medico in famiglia”. Nel 2001 ancora una volta fanno centro con la canzone “Mueve la colita”. La musica divertente e ritmata dei Los Locos approda nei programmi televisivi come Domenica In, I raccomandati, Pomeriggio Cinque, Buona Domenica e I migliori Anni.

Con due Dischi di platino e tre d’oro all’attivo, il duo è, da più di vent’anni, sulla scena musicale italiana e internazionale con brani dal sabor latino. Roberto Borillo e Paolo Franchetto, dallo scorso gennaio, sono di nuovo in pista con il loro ultimo “tormentone” La Ola. Ad ogni loro canzone infatti, segue il rispettivo ballo sempre divertente e facile da ballare. Questa, probabilmente, la ricetta del loro successo che li ha resi famosi in Italia e nel mondo, soprattutto in Sudamerica.I Los Locos sono in partenza per la Repubblica Dominicana dove, il 27 febbraio, terranno un grande concerto nel villaggio Viva Dominicus di Santo Domingo per festeggiare il Carnevale Dominicano e l’indipendenza della Repubblica.

Raggiungo telefonicamente Paolo che, impegnato nella registrazione dell’ultimo singolo e negli ultimi preparativi per la partenza, riesce a dedicarci un po’ del suo tempo.

Paolo, come vanno i preparativi per la partenza? So che il 27 febbraio vi esibirete al Viva Dominicus di Santo Domingo.

Bene, grazie. Siamo pronti, prontissimi. Domenica partiamo per Santo Domingo. Suoneremo nel villaggio turistico di Bayahibe in occasione del Carnevale Dominicano, un appuntamento molto atteso nell’isola. Sarà una grande festa anche perché il carnevale coincide con l’anniversario dell’indipendenza della Repubblica. E noi siamo contentissimi di essere lì. Io e Roberto amiamo il caldo, il sole. Cerchiamo di rendere l’inverno il più corto possibile. E poi verso il Sudamerica sentiamo, ogni volta, come una sorta di richiamo. Non solo io che, come saprai, ho origini venezuelane, ma anche Roberto, nonostante lui sia un vicentino purosangue.

 

Si può dire che anche lui, ormai, ha un’anima latina.

Già. Del resto la nostra carriera è legata ai villaggi turistici, alle navi da crociera, al sole e al divertimento e la cosa ci fa molto piacere. Io e Roberto amiamo il mare. E soprattutto viaggiare. E a proposito di green, cerchiamo di farlo in maniera responsabile. Sempre per quanto ci è possibile, ovviamente. Ci spostiamo moltissimo e ogni volta cerchiamo di rispettare i luoghi e l’ambiente che ci ospita.

Tu sei nato in Italia o in Venezuela?

Sono italiano per dieci giorni. Proprio così. Mia madre è venezuelana, mio padre italiano. Sono nato dopo qualche giorno che i miei avevano deciso di tornare in Italia.

E dove vivi, in città o in campagna?

Sia io che Roberto viviamo in campagna ormai da qualche tempo. Abbiamo scelto di abbandonare la città e di tornare alla natura. Vivere in mezzo al verde, lasciare i ritmi frenetici del centro cittadino, godere di ritmi più umani, naturali, non ha prezzo. In questo momento dalla mia finestra vedo il verde. Sembra di stare in Irlanda. Cerchiamo anche di stare attenti a quello che mangiamo ma spostandoci spesso, non sempre ci è possibile fare attenzione all’uso di cibi biologici o di stagione. Siamo entrambi convinti che un consumo responsabile delle risorse che abbiamo a disposizione, sia ormai un dovere.

Viaggiando molto avrete modo di rendervi conto di come questa attenzione all’ambiente sia vissuta anche negli altri paesi.

Certo. Soprattutto in Sudamerica dove ci sono posti come il Brasile o lo stesso Venezuela che stanno attraversando una crescita economica senza precedenti. Il tema dell’ecologia è un tema molto sentito. Sono ottimista. Anche in Italia noto che le cose stanno cambiando. Stiamo diventando sempre più attenti e responsabili. Non succede più per esempio quello che accadeva negli anni ’70 e ’80, soprattutto al sud, dove nascevano veri e propri scempi, i famosi mostri di cemento. La gente è più consapevole. Penso al mare, il mio amore. I mari italiani sono in ripresa, le spiagge sono più pulite. Ogni anno è un piacere trovare una nuova bandiera blu. L’ambiente è il nostro patrimonio che dobbiamo preservare con cura.

Come vi siete conosciuti con Roberto?

Siamo amici di lunga data. Ci siamo conosciuti grazie al cugino di Roby con il quale suonavo. Abbiamo iniziato a collaborare ed è nata da subito una sintonia che ancora continua.

State preparando un nuovo successo per la prossima estate?

Stiamo lavorando al nuovo singolo. Aspettiamo di capire se farlo uscire entro l’estate o subito dopo. Questo dipenderà da come andrà “La Ola”. Il brano che abbiamo realizzato in collaborazione con il dj Mariucch ed il rapper El tremendo, ci sta regalando grandi soddisfazioni.

Ci puoi dare qualche anticipazione sul vostro prossimo lavoro?

Posso solo dirvi che il nuovo singolo sarà ispirato alla zumba.

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