I jeans del futuro saranno realizzati col denim ricavato dalle bottiglie riciclate. Parola di Levi’s. Lo scorso ottobre la casa americana ha annunciato che presto avrebbe lanciato una nuova collezione di jeans ottenuti dalla plastica riciclata. Per la sua collezione primavera-estate 2013, appena iniziata, Levi’s ha preparato la Waste<Less.
I jeans del futuro…di plastica riciclata
Tutti i capi di questa linea jeans conterranno almeno il 20% di materiale riciclato, oppure una quantità di bottiglie pari, in media, al peso di 350 a 550 grammi. Ci sono volute oltre 3,5 milioni di bottiglie riciclate per realizzare l’intera linea spring/summer, che sarà in vendita già da questo mese.
Bottiglie di birra, bottiglie di soda, bottiglie d’acqua chiare e vaschette per alimenti nere sono state raccolte attraverso i programmi di riciclaggio comunali previsti negli Stati Uniti. Le bottiglie e le vaschette per alimenti sono state ordinate in base al colore, schiacciate e trasformate in una fibra di poliestere. Successivamente, il composto è stato miscelato con fibra di cotone e poi tessuto insieme ai filati tradizionali “Cone Denim” per creare il denim utilizzato dalla collezione Levi’s Waste<Less.
Un marchio Levi’s Waste<Less
Il colore delle bottiglie – riferisce anche il sito nextme.it – utilizzate caratterizza dunque i diversi capi, differenziandoli tra loro. “Con l’aggiunta di valore ai rifiuti, speriamo di cambiare il modo di guardare al riciclaggio, e in ultima analisi, di incentivare a praticarlo di più” ha dichiarato James Curleigh, presidente globale del marchio Levi’s. “Questa collezione dimostra che non c’è bisogno di sacrificare la qualità, la comodità o lo stile per dare luogo ad un nuovo inizio.”
Ma Levi’s non è nuova a questo genere di iniziative. Dal 2008 ha deciso di vietare l’utilizzo di cotone proveniente dall’Uzbekistan in ognuna delle proprie linee produttive, evitando in questo modo di attingere per le proprie materie prime alla zona del mondo maggiormente sfruttata per quanto riguarda la produzione del cotone.
Nel 2009 ha introdotto “A Care Tag for our Planet,” un’iniziativa per educare i consumatori a lavare i vestiti con un minore impatto ambientale, incoraggiando anche a donare i jeans utilizzati piuttosto che gettarli via. Questa iniziativa è stata seguita dalla nascita di una nuova tecnica, nota come Water<Less, per ridurre l’uso dell’acqua fino al 96% nella produzione dei jeans.