Incredibilmente curata, e decisamente più pulita di tante nostre città del sud Italia, Istanbul è davvero uno dei profili urbani più suggestivi al mondo. Ricca di storia e cosmopolita, la capitale turca attira ogni anno milioni di visitatori pronti a fotografarne tutte le bellezze architettoniche e a respirarne la straordinaria cultura farcita da continue testimonianze storiche.
Istanbul, dove i veri padroni di casa sono i gatti
Chiunque abbia avuto l’opportunità di visitare l’ospitale Istanbul sarà sicuramente stato attratto, però, dal richiamo curioso dei veri padroni incontrastati delle strade di questa magica città: i gatti randagi. Dagli sguardi vivaci e dai colori più svariati, i gatti di Istanbul sono una vera e proprio istituzione che, tra i locali, gode di dedizione e protezione.
Considerati preziosi per ripulire la città dai topi, gli a(mici) a quattro zampe vengono rispettati in Turchia anche per la loro storica valenza ‘sacra’. Una leggenda narra infatti che, a salvare il Profeta Maometto dal velenoso morso di un serpente, sia stato proprio un gatto. La venerazione assoluta di Maometto per questi animali era massima: pare che il Profeta, un giorno, abbia perfino tagliato la manica della sua tunica, pur di non svegliare una sua micia che, mentre lui pregava, ci si era infilata dentro.
Uccidere un felino equivale a commettere un delitto morale
Uccidere uno di questi felini, in questa terra, equivale dunque a commettere un delitto morale, tanto che un popolare proverbio islamico recita che se hai fatto del male ad un gatto, l’unico modo per ricevere il perdono di Dio è quello di costruire una moschea. Appollaiati tra i souvenir dei bazar, nei cortili del Palazzo Topkapi (il sontuoso complesso ottomano dedicato alla vita dei sultani) o appisolati indisturbati nelle moschee, i gatti di Istanbul popolano davvero ogni passo della città godendo dell’accesso libero a qualsiasi negozio e museo.
Tigrati, maculati, neri come la pace, grigi o bianco latte, i gatti di Istanbul godono tutti di ottima salute e, forti del loro mantello immancabilmente lucido e pulito, sono sempre pronti a manifestare grande apertura verso il contatto umano. Se il grado di civiltà di una città si misura anche per la pulizia delle strade e per l’amore per i felini, beh, c’è proprio da essere sinceri: Istanbul raggiunge delle punte di civiltà in grado di far impallidire anche la più moderna delle metropoli occidentali.
Istanbul, tra Oriente e Occidente
Punto d’incontro tra Oriente e Occidente, Istanbul attrae per i suoi ricchi palazzi, le maestose moschee, gli imperdibili tramonti rossi sul Bosforo, lo shopping nei bazar e quell’inconfondibile odore di spezie che, ad ogni angolo, permea tutti i vicoli della città vecchia (e nuova).
Ricca di spazi verdi, abitati principalmente da querce, castagne e betulle, la capitale è anche un’importante rotta migratoria per molti uccelli provenienti da tutto il mondo (come le meravigliose cicogne bianche che, nei mesi estivi, sono solite attraversare il Bosforo tra gli zoom dei turisti curiosi). Cielo, mare e terra: la flora e la fauna della megalopoli turca è davvero un richiamo per molti amanti del green e del turismo più responsabile.