Home C'era una volta Honore Dutrey, un trombone d’inizio secolo

Honore Dutrey, un trombone d’inizio secolo

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Il 21 luglio 1935 a Chicago, nell’Illinois muore il trombonista Honore Dutrey, uno dei più emblematici personaggi del jazz delle origini.

Una tecnica unica

Nato a New Orleans in Louisiana, nel 1894 attraversa il momento della prima grande esplosione del jazz suonando con gran parte dei protagonisti di questa musica, a New Orleans e poi a Chicago, Dutrey è stato giustamente considerato come il miglior esponente di quell’improvvisazione collettiva nella quale riusciva a ricoprire alla perfezione il ruolo di raccordo che la polifonia di quel jazz assegnava al trombone. Sul piano della capacità di saldare gli impasti timbrici creati dalle cornette di Oliver e di Armstrong, come dal clarinetto di Johnny Dodds, cui era affidata la funzione indispensabile della conduzione, Honore Dutrey fu in qualche modo unico e seppe esibirsi con molta partecipazione anche nei rari assoli che gli veniva concesso di eseguire, negli spazi un po’ compressi dell’orchestra di Oliver. Lo stesso accadde con i piccoli gruppi di un Armstrong nel pieno della sua esplosione creativa. Anche in questo più difficile contesto, seppe operare con chiarezza e intuizione, oltre che con la riservatezza che il ruolo gli assegnava.

Protagonista del jazz del periodo eroico

Nel 1913 è presente nell’Orchestra di King Oliver, di cui manca purtroppo la documentazione discografica, ma sembra proprio a quegli albori del secolo abbia vissuto il suo migliore momento creativo, e in seguito suona con la Melrose Brass Band e con le orchestre dei leggendari Buddy Petit e John Robichaux. La vicinanza di Jimmy Noone ha avuto per lui un particolare significato, poiché ha orientato il suo stile verso un dialogo con i partner improntato alla reciproca comunicazione e alla possibilità di chiudere la frase con uno spezzone insoluto sul quale il successivo solista va suggestivamente a innestarsi. Questa tecnica gli vale l’apprezzamento e la scrittura nelle piccole formazioni di Johnny Dodds e dello stesso Armstrong, mentre la sua estrema disponibilità a essere utilizzato nella polifonia gli permette di collaborare dapprima con Oliver e poi con la celebre orchestra di Carroll Dickerson, allora in gran voga. Brani come Weather Bird Rag e Snake Rag con Oliver, e Goober Dance con Richard M. Jones e Johnny Dodds lo pongono in bella evidenza anche come solista.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".