Il 3 marzo 1940 a Karlsruhe, in Germania, nasce il trombettista Herbert Joos, una delle figure più rilevanti del jazz europeo del Novecento
Sono un autodidatta del jazz
Dopo aver preso lezioni di tromba da un insegnante privato, studia al Conservatorio di Karlsruhe il contrabbasso per due anni a partire dal 1958. L’impatto con il jazz, la scoperta delle possibilità di questo genere lo fanno tornare alla tromba. In un certo senso come jazzista si definisce un autodidatta e ha tratto i suoi impulsi e le sue aspirazioni da un’altra sua importante attività, quella di artista grafico. Dotato infatti di notevole senso estetico fonde le esperienze grafiche nella sua musica in cui realismo e surrealismo si fondono mirabilmente.
Il free? Quasi una musica da camera
La sua filosofia diventa la principale caratteristica del sound di una delle sue esperienze più importanti: il quartetto con Paul Schwarz al piano, Jürgen Wuchner al basso e Joe Koinzer alla batteria. Con questo gruppo trasforma il free jazz in una specie di musica da camera, coloratissima, che risente anche delle influenze del cool e, naturalmente, del cosiddetto romanticismo della musica classica. Nella sua carriera suona con i più importanti gruppi tedeschi d’avanguardia senza rinunciare a esperienze con orchestre di hard bop. Negli anni Novanta partecipa al progetto SüdPool. Suona anche con l’Orchestre National de France. Muore il 7 dicembre 2019.