Home C'era una volta Heinrich Hock: chi ama la batteria ne insegna i segreti

Heinrich Hock: chi ama la batteria ne insegna i segreti

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Il 28 luglio 1944 nasce a Heidenheim, in Germania, Heinrich Hock, un batterista caratterizzato da uno stile solido che negli anni è divenuto un appassionato insegnante.

Un appassionato maestro

Gli appassionati sanno bene che Heinrich Hock negli anni aiutato molti gruppi di esordienti, soprattutto in Germania ma non soltanto spiegando loro il vero senso del ritmo in un genere musicale complesso come. Talvolta ha suonato con loro aiutandoli nell’impostazione e lasciandoli soltanto quando si renseva conto che potevano procedere da soli. Studia jazz all’Università di Musica e Belle Arti di Graz, in Austria, e dal 1967 al 1969 frequenta il conservatorio di Brema. Dal punto di vista artistico la sua carriera inizia con il quartetto Joe Viera-Ed Kröger, una delle prime formazioni di musica jazz tedesca contemporanea della fine degli anni Sessanta. In quel periodo Hock fa anche parte del quartetto di Irene Schweitzer.

Una lunga carriera

Negli anni Settanta suona a lungo con il Jazztrack, un gruppo che comprendeva, tra gli altri, Uli Beckerhof alla tromba, Wolfgang Engstfeld alla tromba e Sigi Bush al basso. Verso la fine degli anni Settanta, Hock viene scritturato dal chitarrista Toto Blanke per la sua orchestra New Electric Circus e successivamente fonda un proprio gruppo, i Crossing. Tra i musicisti con i quali collabora figurano Norma Winston, Charlie Mariano, Stu Goldberg e Attila Zoller. Con il passare del tempo si dedica sempre di più all’insegnamento riducendo le esibizioni.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".