Home C'era una volta Harmonica Frank, alias Rambling King e The Silly Kid

Harmonica Frank, alias Rambling King e The Silly Kid

SHARE

L’11 ottobre 1908 nasce a Toccopola, nel Mississippi, il cantante, chitarrista e armonicista Floyd Frank, conosciuto con il nome di Harmonica Frank.

Rambling King e The Silly Kid

Soprannominato anche Rambling King e The Silly Kid, Harmonica Frank nasce come musicista di strada e animatore molto popolare soprattutto nel Sud degli Stati Uniti. Il suo stile fonde, attraverso l’adattamento di brani tradizionali, il blues rurale di Blind Lemon Jefferson con la musica bianca country, creando così una miscela che viene condita sapientemente attraverso l’uso spesso simultaneo della chitarra e dell’armonica, tenuta in bocca come se fosse un sigaro, senza l’aiuto cioè di nessun sostegno. La sua carriera inizia nel 1918 quando si esibisce lungo le strade e suona per i carnival e altri spettacoli viaggianti. Inizialmente il suo unico strumento è l’armonica. Come armonicista fa parte dei Cole Brothers Carnival e del WE West’s Motorized Show. Successivamente, dopo aver imparato a suonare la chitarra da Jimmie Rodgers nel 1928 a Kerrville nel Texas, si esibisce nel prestigioso Happy Phillipson’s Medicine Show.

L’abbandono e il ritorno

Durante gli anni Trenta e Quaranta suona con Buster Steele’s Log Cabin Wranglers e partecipa alle trasmissioni radio della stazione KELW di Burbank in California. Successivamente con il Dr. Hood’s Medicine Show, fa un lungo tour attraverso l’Arkansas e molti altri stati. Entra poi a far parte della troupe di Eddie Hill e partecipa a una intensa attività radiofonica. Nel 1951 registra il suo primo disco per la Chess a Memphis, nel quale compaiono brani come Swamp Root, Goin’ Away Walkin’, Step It Up And Go e Howlin’ Tomcat. Tre anni dopo torna in sala di registrazione per l’etichetta Sun e incide The Great Medical Menagerist e Rockin’ Chair Daddy da solo e successivamente Monkey Love e Rock A Little Baby in compagnia di Larry Kennon. Nel 1962 abbandona la musica. Torna sui suoi passi soltanto nel 1972 esibendosi per l’università di Chicago e partecipando al River City Blues Festival. Nel corso degli anni Settanta registra ancora per l’Adelphi e per la Barrelhouse. Muore il 7 agosto 1984.

 

Previous articleBibliosmia, in viaggio per biblioteche e caffè
Next articleAl via Fragile Festival, su arti e discipline sostenibili
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".