Home C'era una volta Hagood Hardy, un vibrafono canadese

Hagood Hardy, un vibrafono canadese

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Il 26 gennaio 1937 nasce ad Angola, nell’Indiana, il vibrafonista, pianista, arrangiatore e compositore Hagood Hardy.

Il debutto nel 1956

Hardy si trasferisce in Canada da bambino, stabilendosi prima Brantford e poi a Oakville, nell’ Ontario, dove a nove anni inizia a studiare pianoforte. Laureatosi al Trinity College di Toronto studia musica privatamente con Gordon Delamont. Nel 1956 debutta al vibrafono esibendosi nei club e alla televisione. Partecipa anche a numerose jam session bebop in Gerrard Street a Toronto. Nei due anni successivi è alla guida di un proprio gruppo e all’inizio degli anni Sessanta suona con l’altosassofonista e flautista Gigi Gryce.

Con Herbie Mann

Dal novembre del 1960 al luglio del 1962 lavora e incide con vari gruppi del flautista Herbie Mann per l’etichetta Atlantic e quindi si esibisce con la formazione guidata da Martin Denny. Negli anni a seguire lo si ritrova prima nel quintetto del pianista e compositore londinese George Shearing, con il quale registra per la Capitol, e quindi con Mal Waldron, Ted Curson, Marty Napoleon e Sol Yaged nei club newyorkesi. Muore il 1° gennaio 1997.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".