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Greenpeace: “Letta intervenga”

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“Il premier Enrico Letta alzi il tiro e faccia un passo diretto, come già ha fatto la cancelliera Merkel, chiamando il presidente Putin”. Questo l’appello lanciato dal presidente di Greenpeace Italia, Ivan Novelli.

Le condizioni dei 30 attivisti sono “come quelle di polli in una pessima fattoria”, ha sottolineato la madre del 31enne napoletano, Cristian, citando le parole del legale che cura i loro interessi in Russia e ammettendo, con la voce rotta dalla commozione, come l’iniziale tempra mostrata da Cristian stia traballando, dopo 37 giorni di detenzione in condizioni di “sofferenza”.

“Condizioni così dure come quelle del carcere di Murmansk possono piegare chiunque, ha già perso molti chili e temo per la sua salute”, ha affermato la signora Raffaella alle cui parole hanno fatto eco quelle del marito, irritato dal fatto di aver parlato una sola volta con il figlio e angosciato dalle condizioni meteo di una città posta all’interno del Circolo Polare Artico.

I genitori ieri mattina sono stati ricevuti al Quirinale dal consigliere diplomatico del presidente Napolitano, Antonio Zanardi Landi. “Ci hanno assicurato che stanno facendo tutto il possibile ma sulle loro attività vige il riserbo”, ha spiegato Aristide D’Alessandro sottolineando come l’obiettivo legale “minimo” sia ora ottenere la libertà su cauzione di Cristian prima del 24 novembre, termine ultimo della carcerazione preventiva, salvo eventuali proroghe. Tutto ciò, all’indomani della derubricazione dell’accusa da pirateria a vandalismo, imputazione che comporta una pena massima di 7 anni (contro i 15 della precedente) e che per Novelli è comunque “senza fondamento e diffamante per la nostra immagine” di organizzazione che opera pacificamente.

Esprimendo “un ringraziamento non formale” al ministro degli Esteri Emma Bonino e al suo staff diplomatico, Novelli si è detto confortato – nonostante il boicottaggio di Mosca – dal fatto che l’Olanda abbia adito al Tribunale internazionale per il diritto marittimo e ha rimarcato come il 26 novembre ci sarà un vertice Ue-Russia: “Ci auguriamo che per allora il problema sia risolto”.

E oggi Greenpeace può contare sull’adesione di 67 parlamentari italiani – tra i quali i vicepresidenti di Camera e Senato Roberto Giachetti e Valeria Fedeli e il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci – alla campagna #FreeTheArctic30. Con un punto fermo: anche quella di vandalismo è un’accusa “spropositata per dei pacifisti che si occupano dell’Artico perché vogliono un mondo migliore”, è il messaggio del padre di Cristian.