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Green Peace, una firma per salvare l’Amazzonia

Amazzonia

Una nuova ed enorme diga potrebbe devastare  l’area intorno al fiume Tapajós in Amazzonia. Qui, in armonia con tantissime specie animali e naturali, vivono gli indigeni Munduruku. Questo popolo sta lottando per impedire che la diga di São Luiz do Tapajós venga costruita, e proteggere il proprio territorio ancestrale. Green Peace è al suo fianco.

Amazzonia, il cuore della foresta è in pericolo, aiutaci con una firma

Ha superato le 720 mila firme la petizione lanciata da Green Peace per impedire la costruzione di un’enorme diga intorno al fiume Tapajós, che di fatto distruggerà il territorio degli indigeni Munduruku e l’intera fauna e flora della zona.

Firma l’appello

Si vuo far passare il concetto che una centrale idroelettrica è la soluzione per l’introduzione di energetica pulita, ma non è così!

Alle aziende come Siemens, interessate alla costruzione della diga, interessa solo il profitto anche a scapito dell’ambiente e le persone: un mega-progetto di questa portata avrebbe un impatto sociale ed ambientale devastante.

Per realizzare questa diga in Amazzonia, migliaia di chilometri di foresta vergine sarebbero devastati e allagati. L’allagamento produrrebbe emissioni di carbonio e metano che, liberandosi nell’aria, contribuirebbero all’aumento dell’effetto serra.

Villaggi, comunità, piante ed animali che dipendono dal fiume sarebbero danneggiati per sempre.

Amazzonia, il popolo Munduruku difende la sua terra

I Munduruku sono un gruppo indigeno di almeno 12.000 persone che da generazioni vive nell’area intorno al fiume Tapajós. Dipendono dal fiume per procurarsi cibo, per spostarsi e per far sopravvivere la loro cultura ancestrale. Perdere il fiume per loro significherebbe perdere il loro stile di vita, ed è questo il motivo per cui, negli ultimi 30 anni, si sono strenuamente opposti alla costruzione della mega-diga São Luiz do Tapajós.

Ora i Munduruku hanno lanciato un appello a tutto il mondo per ricevere sostegno nella loro protesta: vogliono ottenere dal Governo Brasiliano il riconoscimento ufficiale delle loro terre ancestrali e proteggerle per sempre dallo sfruttamento indiscriminato. Unisciti a loro!

Ci sono alternative!

Il Brasile è un paese soggetto a frequenti siccità, che mettono costantemente a repentaglio la reale capacità di produzione energetica delle dighe.

L’energia solare e quella eolica rappresentano alternative migliori: ci sono progetti per portare energia solare nelle scuole e nelle piccole comunità, che stanno già rivoluzionando il sistema energetico brasiliano! Le aziende dovrebbero investire su questi, anziché su dannosissimi mega-progetti.

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