Dalla semplificazione delle norme agli incentivi per il mercato del riciclo alla promozione degli eco-acquisti, è così che l’economia verde nel settore dei rifiuti può farcela.
Sono queste alcune delle regole emerse dall’Assemblea programmatica organizzata oggi a Roma in vista degli Stati generali della green economy, in programma alla Fiera di Rimini in occasione di Ecomondo a novembre.
Le sette regole per il riciclo
L’assemblea, ‘sviluppo dell’ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti’, ha messo infatti a punto le 7 regole d’oro per rafforzare l’industria del riciclo e consolidare in Italia un’economia circolare che vede il rifiuto come risorsa e il riciclo come punto di partenza per l’indipendenza dalle importazioni di materie prime ed energia. ”La scarsità’ di risorse naturali e, nello stesso tempo, la disponibilità’ di nuove tecnologie – osserva Walter Facciotto, direttore di Conai (Consorzio nazionale imballaggi) – offrono l’opportunità’ di gestire in chiave ‘verde’ i rifiuti. Ed investire nel mercato dei rifiuti consente di generare molteplici benefici economici ed ambientali, il settore del riciclo crea un maggior numero di posti di lavoro” e ”in Europa in particolare gli occupati in questa eco-industria crescono ad un tasso dell’11% annuo”.
L’industria europea del riciclo, si ricorda, ha avuto ”un tasso di crescita annuo dell’8,3% ed occupa 512.000 persone”.
Queste le 7 regole per sviluppare l’industria del riciclo: armonizzazione della normativa in vigore e aggiornamento della regolamentazione tecnica; promuovere gli acquisti verdi; sostenere il mercato con strumenti fiscali; maggiore competizione per l’intero comparto attraverso la semplificazione e snellimento degli oneri amministrativi, la trasparenza e la corretta informazione verso i cittadini oltre la concertazione con la pubblica amministrazione; introduzione a livello nazionale di disincentivi per lo smaltimento in discarica; creare ‘poli industriali’; sviluppare indicatori di performance ambientali, gestionali ed economici.