Torino si colloca al terzo posto per numero di imprese green che hanno deciso di investire nella green economy e che, quindi, sono in grado di assicurare maggior risparmio energetico e di conseguenza un minor impatto ambientale. Ad affermarlo il rapporto Greentaly 2013.
Il rapporto disegna un’Italia che è decisa a perseguire la strada della green economy, considerata parte propulsiva dell’economia italiana: si legge nel rapporto che “dall’inizio della crisi, nonostante la necessità di stringere i cordoni della borsa, più di un’impresa su cinque ha scommesso sulla green economy. Che è stata, quindi, percepita come una risposta alla crisi stessa, e non ha deluso le aspettative”.
Tanti i punti affrontati, come ad esempio quello spinoso delle assunzioni.
Torino vira sulla green economy
Se i green jobs sono veicolo di innovazione , come procede la diffusione di questo capitale di rinnovamento sul territorio nazionale? La disaggregazione a livello territoriale delle rilevazioni mostra che più di un terzo, per l’esattezza il 35,6%, del totale nazionale delle assunzioni non stagionali di green jobs in senso stretto previste dalle imprese nel 2013 si concentra nel nord ovest con ben 16.600 assunzioni. La Regione Piemonte con 3660 assunzioni (quasi l’8% del totale nazionale) si classifica al quarto posto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Solo nel capoluogo piemontese sono previste 2320 assunzioni in questo comparto, terza provincia nella classifica nazionale e prima a livello regionale.
Insomma, la green economy ha tutte le carte in regola per essere parte propulsiva dell’economia italiana. Ad affermarlo anche il Ministro Orlando che a conclusione della presentazione del Rapporto ha affermato che ”non solo c’è un’Italia che ce la sta facendo con la green economy, ma che la green economy può aiutare tutto il paese a farcela. Mi riferisco a chi in questi quattro anni si è orientato a questo settore e i dati dicono che ha resistito meglio alla crisi ed è riuscito ad intercettare meglio la ripresa”.