Uno dei più grandi disastri ambientali di tutti i tempi, la marea nera del Golfo del Messico, del 20 aprile 2010, continua a svelare i suoi malefici effetti sulla fauna marina. L’ultimo allarme lanciato da biologi ed oceanografi è che nel Golfo si trovano gamberi senza occhi, centinaia di delfini morti e pesci a cui non mancano solo gli occhi, ma persino le orbite.
Gamberi senza occhi, delfini morti, pesci mutanti
In sostanza, si tratta di veri e propri pesci mutanti, crostacei che sono stati avvistati anche pescando lungo il Mississipi, dove proprio i pescatori avvisano che, nelle loro reti, hanno agganciato granchi senza occhi, granchi con il carapace molle e granchi sottosviluppati.
In sostanza quella catastrofe naturale, con lo sversamento in mare di oltre 5 milioni di barili di petrolio, a cui bisogna aggiungere circa altri 7 milioni di litri di Corexit, un solvente per disperdere le chiazze oleose, sta provocando un impatto che non ricade solo sulla fauna marina, ma su tutta la catena alimentare e l’intero ecosistema della zona. Quale sarà il vero impatto di quel disastro? Gli scienziati si interrogano ma le domande, inquietanti, restano senza risposta.