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Germania, vescovi cattolici bocciati in ecologia

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I vescovi tedeschi? Sono dei veri ‘peccatori’ almeno per quanto riguarda la difesa del clima e dell’ambiente. Questo il risultato di uno studio condotto dall’associazione ambientalista Deutsche Umwelthilfe, che ha analizzato consumi ed emissioni di Co2 delle auto di servizio usate da 47 esponenti di vertice della Chiesa cattolica e di quella protestante in Germania.

I vescovi tedeschi bocciati in ecologia

Il risultato: quando si tratta di proteggere il Creato anche nella quotidianità più concreta, gli esponenti protestanti si lasciano decisamente alle spalle i loro colleghi cattolici. In media le auto dei protestanti emettono infatti 140 grammi per chilometro, quelle dei cattolici 169.

Appena cinque religiosi su 47 hanno ottenuto il “cartellino verde”, segno che le loro auto rispettano il limite europeo di 130 grammi di Co2 per chilometro in vigore da quest’anno. E tutti e cinque appartengono alla Chiesa protestante: in testa si piazza il vescovo regionale della Chiesa evangelica-luterana della Sassonia, Jochen Bohl, il quale viaggia su una Mercedes ibrida Classe E che emette 109 grammi di Co2 per chilometro.

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Altri 19 religiosi hanno ottenuto il “cartellino giallo”, cioè hanno compiuto alcuni sforzi per ridurre le emissioni delle loro macchine, ma non hanno fatto abbastanza; a 23 è andato infine il “cartellino rosso”, perché le loro auto di servizio superano di un valore compreso tra il 20 e il 71% il limite di riferimento, oppure perché non hanno fornito nessuna informazione al riguardo alla Umwelthilfe.

Dei 23 “bocciati” due provengono dalla Chiesa evangelica, 21 dalla Chiesa cattolica. Ultimo in classifica è il cardinale Karl Lehmann, vescovo di Magonza ed ex presidente della Conferenza episcopale tedesca: la sua Mercedes diesel classe R emette 223 grammi di Co2 per chilometro. E il suo successore alla guida dei vescovi tedeschi, Robert Zollitsch? Prende anche lui il cartellino rosso, perché non ha comunicato all’associazione le emissioni della sua auto, così come pure, tra gli altri, il vescovo di Monaco e Frisinga Reinhard Marx.

«Fa piacere il numero sempre maggiore di vescovi evangelici che rispettano gli obiettivi europei nella scelta delle loro auto di servizio, mentre siamo sorpresi dal risultato negativo del personale di vertice cattolico», ha commentato il direttore della Umwelthilfe, Jürgen Resch.

La Chiesa evangelica non solo si è mostrata più disposta a collaborare rispetto a quella cattolica (solo 15 delle 27 diocesi o arcidiocesi cattoliche hanno svelato alla Umwelthilfe il loro parco auto), ma la spunta anche se si allarga l’analisi all’intero parco auto dei rappresentanti religiosi con funzioni direttive (quindi non solo i vescovi): qui i protestanti si fermano a 135 grammi per chilometro contro i 150 dei cattolici. Nel complesso, comunque, le emissioni delle auto dei vescovi tedeschi sono scese in media di 18 grammi a 152 grammi per chilometro rispetto all’anno scorso.