Home C'era una volta Gérard Lévêque, un clarinetto per Django

Gérard Lévêque, un clarinetto per Django

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Il 1° giugno 1924 nasce a Raismes, in Francia, il clarinettista e sassofonista, nonché arrangiatore e compositore Gérard Lévêque

Il sodalizio con Reinhardt

Gérard frequenta gli studi di clarinetto, armonia e composizione al conservatorio di Valenciennes poi a quello di Lille. Debutta a Parigi nel 1943 con un’orchestra composta da strumentisti non professionali per disputare l’annuale torneo dei debuttanti. Pochi giorni dopo viene scritturato da Django Reinhardt per rimpiazzare Hubert Rostaing e André Lluis. Partecipa anche ad alcune registrazioni di Django. Il sodalizio tra i due si fa sempre più stretto ed è destinato a durare nel tempo. Gérard scrive temi per Django, trascrive le partiture dei suoi brani e tenta (senza successo) di armonizzare una sua sinfonia. Dal 1944 al 1947 lavora più o meno regolarmente con lui.

Da Helian a Salvador

Nel 1948 Gérard entra a far parte della grande formazione di Jacques Helian. Partecipa a numerose registrazioni del gruppo, a programmi radiofonici e a film come “Tambour battant” del 1953. Dopo lo scioglimento dell’orchestra, Lévêque lavora per editori e case discografiche. Dal 1958 al 1964 scrive delle orchestrazioni per formazioni da ballo per Eddy Barclay e anche per Henry Salvador in uno stile “alla maniera di Count Basie”. Come clarinettista Léveque si situa nella tradizione di Hubert Rostaing. Arrangiatore, ha saputo bene imitare gli stili di Basie così come quelli di Kenton con una predilezione per lo stile di Woody Herman e Shorty Rodgers. Muore a Parigi nel maggio del 1979.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".