Home C'era una volta George Mraz, il contrabbasso nato nella città dei fuochi

George Mraz, il contrabbasso nato nella città dei fuochi

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Il 9 settembre 1944 a Pisek, una città della Boemia meridionale conosciuta anche come “città dei fuochi” nasce Jiří Mraz, destinato a diventare un bassista famoso con il nome di George Mraz.

Con Peterson ed Ella Fitzgerald

Dopo aver frequentato i corsi del conservatorio di Praga il giovane Mraz entra in contatto con il jazz suonando nel trio del pianista Jan Hammer. Trasferitosi in Germania nel 1966 suonato tra gli altri con Hampton Hawes, Benny Bailey e Pony Poindexter. Stabilitosi successivamente negli Stati Uniti approfondisce la conoscenza del linguaggio jazzistico alla Berklee School of Music, collaborando nello stesso tempo con Dizzy Gillespie. Nel 1972 è il contrabbassista del trio di Oscar Peterson e accompagna Ella Fitzgerald nel suo consueto giro estivo di concerti. Successivamente entrato a far parte della big band di Thad Jones e Mel Lewis partecipando con essa a molti concerti in vari Paesi e alla registrazione di dischi.

Nella big band di Thad Jones

Durante la sua permanenza nella big band, durata quattro anni, Mraz ha modo di realizzare anche alcune importanti collaborazioni con Stan Getz e con il pianista Walter Morris con il quale è protagonista di alcune interessanti prove in duo. George Mraz, che è uno dei più apprezzati contrabbassisti di scuola moderna, si distingue per la sua eccezionale sicurezza nell’accompagnamento e per la chiarezza e pulizia della sonorità. Il musicista ceco, nel corso della sua carriera, prende parte a numerose sedute di incisione con musicisti come Zoot Sims, Tommy Flanagan, John Scofield. Buddy De Franco, Pepper Adams, Bobby Jones, Jimmy Smith e fa parte, insieme con il sassofonista-flautista Frank Wess, il pianista Roland Hanna e i batteristi Grady Tate e Richard Pratt, del New York Jazz Quartet. Muore il 16 settembre 2021.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".