Il 21 aprile apre a Giarre (CT) in Sicilia la prima edizione del Garden Festival del Mediterraneo, promosso dalla Fondazione Radicepura.
Garden Festival, il primo dedicato al garden design
Il festival è il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico della Fondazione Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà di piante: tropicali, grasse, aromatiche, alberi mediterranei e agrumi.
Quattro giardini saranno creati da garden designer di fama internazionale: Michel Péna, Stefano Passerotti, James Basson, Kamelia Zaal. Altri sei, di dimensioni più piccole, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale.
Garden Festival, una partecipazione internazionale
La call, che si è chiusa l’8 gennaio 2017, ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 200 domande provenienti da 10 paesi diversi. La giura, presieduta da Sarah Eberle con Jordi Bellmunt, Carmela Canzonieri, Daniela Romano, Franco Livoti e la collaborazione di Pablo Georgieff, ha selezionato a gennaio i sei partecipanti, che provengono da Università degli Studi di Bologna (Italia), Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona – ETSAB (Spagna), Agence de Paysage Andueza Agor (Francia), Istanbul Technical University e Mustafa Kemal University (Turchia), a cui si aggiunge un professionista freelance (Uruguay/Francia).
Garden Festival, il cuore la celebrazione del giardino
Cuore del festival sarà la celebrazione del giardino, non solo nella sua valenza estetico-culturale ma anche per il suo ruolo di luogo ideale per fermare lo sguardo sulle bellezze, in questo caso, della Regione siciliana: attraverso la personale interpretazione dell’Esperienza Mediterranea – tema della prima edizione del Radicepura Garden Festival – di quattro grandi paesaggisti e di sei giovani designer si vuole dunque creare un evento – spazio capace di agglutinare arte, cultura enogastronomica e tutela dell’ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario.
Il Mediterraneo è uno dei «grandi cantieri» dell’umanità in tutti i sensi del termine: ecologia, culture, economie, conoscenze, vivere insieme – dichiara Pablo Georgieff, direttore artistico del festival. Abbiamo tutti voglia di essere coinvolti nell’invenzione di questo futuro al quale crediamo. Allora per pensare e fare i giardinieri, l’occasione di un nuovo festival unico nel suo genere merita un’attenzione particolare: è, a quanto ne sappiamo, il primo festival dei giardini organizzato in una struttura vivaistica. Questa idea permette di scoprire non solo lo «show» dei giardini, ma anche la realtà della produzione in vivaio e da visibilità al lavoro di tutti gli attori della costruzione dei giardini.
Altri giardini da scoprire saranno La Macchia, giardino – specchiante; l’anamorfosi, un’istallazione artistica-botanica realizzata da François Abelanet con Michel Péna per la mostra Jardins d’Orient, che arriva a Giarre grazie all’Institut du monde arabe di Parigi; il Giardino Italia in collaborazione con l’Università degli Studi e l’Orto Botanico di Padova; e ancora l’Orto didattico.
Il parco botanico di Radicepura ospiterà, inoltre, interventi artistici e mostre: i due artisti siciliani Emilio Isgrò e Alfio Bonanno realizzeranno opere e allestimenti site specific per il festival; la Galleria Collicaligreggi curerà una mostra fotografica legata al mondo della botanica.
Per tutta la durata del festival, è inoltre previsto un fitto calendario di appuntamenti e incontri, per approfondire attraverso workshop, conversazioni e passeggiate i temi proposti nella manifestazione.